Corsa dei ciuchi

Corsa dei ciuchi

di Piera Salvi. Foto: Adriano Tesi

settembre 2013


Il 31 agosto si è svolta la “Corsa dei ciuchi” di Spedalino, edizione XXXI, vinta, tra qualche polemica, dal rione “Il Confine” per la squalifica dei primi due classificati: “I Tigli” in testa, “Le Querci” in seconda posizione. La manifestazione richiama migliaia di spettatori per assistere alla sfilata dei vari rioni ed alla gara con gli asinelli montati dai fantini ed è molto sentita in paese, dove le persone dedicano tanta fantasia e impegno per allestire i carri allegorici a tema. Quest’anno hanno sfilato circa ottanta figuranti per ogni rione ma, considerato che c’è chi lavora all’allestimento dei carri senza partecipare alla sfilata, le persone coinvolte sono una novantina per ogni quartiere, che vuol dire circa 450 paesani all’opera per la suggestiva sfilata a tema libero.

Ecco i temi scelti nel 2013: “Ponte di Ferro – L’arcobaleno”, “Le tre campane – La vita quotidiana del rione”, “Le Querci – Il mondo dei dolci”, “I Tigli – Il Messico”, “Il Confine – Il mondo di Happy days”. La “Corsa dei ciuchi” (o Palio de’ ciuchi) di Spedalino dalla fine degli anni Sessanta è una tradizione molto sentita nella parrocchia di Santa Maria Assunta, che comprende i territori di Spedalino Asnelli nel comune di Agliana e Le Querci, nel comune di Pistoia. Il “Palio de’ ciuchi” nasce nel 1969 da un’idea dell’allora parroco don Marino Pratesi e alcuni parrocchiani, per inserire tra le celebrazioni religiose della festa patronale, le manifestazioni folcloristiche. Un’idea per vivacizzare la festa religiosa nella parrocchia che si era costituita solo pochi anni prima: nel 1961. Il Palio consisteva in una gara in cui i fantini dei sei rioni nei quali era suddivisa la parrocchia correvano in groppa ad un ciuchino cercando di completare per primi un percorso appositamente allestito ed aggiudicarsi la vittoria. Inizialmente ogni rione si procurava per proprio conto il ciuco con cui disputare la gara, vista anche la vocazione contadina del territorio.

Dopo il 1992 per mancanza di spazio, utilizzato per costruire la nuova chiesa, andò a decadere la tradizione della festa ricreativa e si sciolse il comitato. Con l’arrivo del nuovo parroco don Giovanni Scremin, nel 2001 fu ripresa la festa ricreativa con tre serate e nel 2002 continuò con cinque serate. Nel 2003, con il nuovo parroco don Anthony Mennem, gli spazi disponibili nel complesso della nuova chiesa e grazie ad un folto gruppo di volontari guidati dal neo parroco, il “Palio de’ ciuchi” rinasce; i rioni però vengono ridotti da sei a cinque. Fino al 1992 i rioni erano: “Le tre campane”, “Ponte di ferro”, “I Tigli”, “ La Settola”, “Le cinque penne”, “ Le Querci”. Nel 2003 fu deciso di incorporare “La Settola” e “Le cinque penne”, due contrade sul confine di Agliana e Pistoia, sotto il nome “Il Confine”. Nelle edizioni più recenti i ciuchi vengono assegnati per sorteggio dall’organizzazione del Palio, reclutandoli in aziende agricole nel rispetto delle norme in materia di protezione degli animali e di trattamento degli stessi durante ogni fase della gara.

La prima edizione del 1969 era parte della cosiddetta “Festa bella”, un insieme di eventi organizzati ogni tre anni in occasione dei festeggiamenti patronali; la seconda edizione andò in scena nel 1972 sempre per la “Festa bella”. Visto il successo di pubblico, don Marino e il comitato decisero dal 1974 di fare il Palio tutti gli anni. La “Corsa dei ciuchi” è sempre stata anche e soprattutto un importante momento di aggregazione sociale e di radicamento al territorio; un evento capace di tramandare negli anni e nelle generazioni l’insieme delle tradizioni di Spedalino Asnelli e Le Querci. Ed ecco i vincitori nella storia del Palio. Le Querci: 1969, 1989, 1990, 1992. I Tigli: 1972, 1974, 1975, 1981, 1987. Le tre campane: 1976, 1977, 1978, 1980, 1983, 1985, 1986, 1988, 2004, 2005, 2006. Le cinque penne: 1979, 199i. La Settola: 1984. Il Confine: 2003, 2009, 2013. Ponte di Ferro: 2007, 2008, 2010 e 2011. Nel 2012 la manifestazione è stata sospesa a causa del restauro dell’antica chiesa.

La storia della “Corsa dei ciuchi” è stata ricostruita con la preziosa collaborazione di Antonio Mazzinghi, da sempre nel comitato organizzatore della manifestazione.

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