di David Colzi
Cristiano Luca Martini, quarratino residente ad Agliana, 60 anni tondi tondi, è un artista della fotografia sebbene lui rifiuti questa etichetta, definendosi semplicemente «un amante», sempre pronto ad imparare da tutti, persino dai ragazzi che scattano le foto col cellulare.
Modestia a parte, il suo curriculum parla chiaro e ci racconta un percorso di tutto rispetto. Ad esempio, una sua foto è stata pubblicata nel libro “Best photography of 2013” edito in Canada da Aptitude, e distribuito a livello mondiale. Sempre nello stesso anno, al rinomato Concorso Internazionale “Ginosa Racconta il Talento”, un suo scatto si è classificato al secondo posto con menzione di merito. Invece nel 2009, nel concorso mondiale “Photographer of the year” che si svolge ogni anno a Londra, tre sue foto sono stata inserite nei primi centoventi posti su oltre trecentomila classificate. Addirittura una di queste si è piazzata al numero dodici, valendogli vari articoli su riviste di settore. Se non bastasse, quattro suoi scatti sono inseriti nell’archivio fotografico di Vogue Italia ed uno è stato pure pubblicato.
«Eppure io nasco professionalmente come grafico pubblicitario» esordisce sorridendo Martini, «lavorando fra Toscana ed Emilia Romagna. Ho iniziato nei primi anni ’90, usando programmi oggi alla portata di tutti, ma che allora erano agli albori con le primissime versioni, tipo Photoshop».
Come mai l’Emilia?
«Perché i miei genitori avevano in centro a Riccione un negozio di biancheria, dove lavoravano diversi mesi l’anno e che era arrivato con loro alla seconda generazione. Quindi sono cresciuto fra Quarrata e quella città, dove ho anche vissuto stabilmente per un certo periodo della mia giovinezza. Tutt’oggi ci torno spesso, perché per me è una seconda casa».
Grafica e foto, come si sono intersecate?
«Ho cominciato a realizzare i primi scatti a livello amatoriale da ragazzino, su incitamento di Franco Piccioni, fotografo di Riccione oggi scomparso, che fin da subito mi incoraggiò a proseguire, diventando col tempo mio maestro e amico. Comunque tutto era rimasto in ambito di semplice passione, fino a quando un mio conoscente, mi disse che la sede toscana di una nota azienda di cosmesi era rimasta senza fotografo. Così, tramite lui, mi presentai e dalla mattina alla sera mi ritrovai a realizzare un servizio con delle modelle di capelli. Pensa che all’epoca non avevo nemmeno l’attrezzatura! Visto il risultato e gli apprezzamenti ricevuti, capii che la foto poteva essere qualcosa di più».
Comunque c’è molta grafica nelle tue foto…
«Vero. Infatti mi piace rielaborarle in post produzione con filtri e quant’altro, per accentuarne la forza e il carattere evocativo».
Uno spazio a parte lo meritano poi i ritratti di personaggi famosi, realizzati sempre su commissione, molti dei quali immortalano stelle dello spettacolo, tipo: Andrea Bocelli, Franco Battiato, Negramaro, Pintus, Arctic Monkeys, Antonio Albanese e Nina Senicar. Altro ambito in cui Martini ha lasciato il segno è lo sport, soprattutto il calcio. Per dodici anni è stato fotografo del Torneo di Viareggio ed ha collaborato con il settore giovanile di Torino, Inter, Fiorentina, Lazio, Varese, Sassuolo e Anderlecht, oltre che con la Nazionale Italiana di Calcio. Non solo: fino al 2022 è stato fotografo ufficiale per la Toscana della FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio). «L’ingrandimento di un mio scatto realizzato durante di Torino-Juventus, è esposto nella sede del Torino Football Club» aggiunge Luca. «Qui si vede il portiere granata nell’atto di esultare dopo aver parato un rigore… e fra l’altro la partita si svolse proprio a Quarrata».
Altri progetti significativi e di successo sono stati i reportage che lo hanno portato in giro per l’Italia e che sono poi confluiti in mostre di successo o pubblicazioni. Si pensi a “I signori delle Carovane”, sulla vita di un gruppo di giostrai in giro per il nostro Paese, oppure “Apolidi”, che narra il dietro le quinte del Royal Circus di Roma. Di tutt’altro tema è invece “Tired inside 2010”, dove Cristiano documenta tre mesi all’interno di una RSA toscana. Quello invece a cui tiene di più è “Tora tora tora (danze urbane) 2013”, in collaborazione con la scuola Danzarte di Elisabetta Bresci. Qui le ballerine della scuola sono state ritratte in esterno, nei luoghi dove si svolge il nostro quotidiano, tipo in stazione, in officina o semplicemente in strada. Amo le persone e la frenesia dei contesti urbani» conclude Martini, «non sono un tipo da paesaggi di campagna, mi sento un fotografo di città. Pensa che per un certo periodo negli anni ’80 ho vissuto anche a Londra, dove di giorno lavoravo come tappezziere e di pomeriggio vivevo “La city”, seguendo fra l’altro corsi di fotografia molti interessanti. Insomma sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli e percorsi non usuali».
E per il futuro? Cristiano ci confida che nel 2024 verrà realizzata una nuova mostra in collaborazione con la pittrice contemporanea Lilian Zarrili, dove saranno esposte foto e quadri. Staremo a vedere… è proprio il caso di dirlo!