di Piera Salvi 

marzo 2018

Ama il paesaggio, lo attraversa sui pedali e lo immortala con l’obiettivo. E’ Daniele Neri, fotografo che predilige la natura e appassionato di bicicletta, in particolare la mountain bike. «La bicicletta è un mezzo che mi fa entrare in contatto con il paesaggio» spiega. «Io sono sfrontato, ma sono anche timido se devo mettere l’obiettivo davanti a una persona. Con la mountain bike posso entrare in un bosco e scoprirne la vita. Mi piace fotografare il paesaggio perché mi dà pace, tranquillità e posso fotografarlo senza intermediazioni».

Come è nata la passione per la fotografia?

«Già da adolescente mi incuriosiva la macchina fotografica che aveva mio padre. La vera passione è nata quando avevo circa venti anni e si costituì ad Agliana il Gruppo fotografico aglianese. Nei primi anni Ottanta il gruppo cominciò a fare mostre fotografiche che documentavano ricerche e storia del paese. Il gruppo rimase attivo pochi anni, ma io ormai mi ero appassionato alla fotografia e proseguii per conto mio, facendo diventare la passione una professione. Aprii il negozio Photostudio in via Fratelli Cervi che rimase attivo fino al 1997. La mia attività di fotografo mi ha consentito di seguire tutte le manifestazioni aglianesi. Nel 1993 entrai nel comitato del gemellaggio fra Agliana e Mallemort de Provence, come fotografo ufficiale del gemellaggio e, oltre a documentare tutte le attività di scambio fra le due comunità, ho sviluppato tante amicizie con i francesi. Questa esperienza mi ha talmente coinvolto fino a diventare presidente dell’associazione Amici di Antropos, che si occupa del gemellaggio. Recentemente ho creato una pagina Facebook con l’intento di raccogliere materiale fotografico che possa raccontare il passato e il presente di Agliana».

E la passione per la mountain bike?

«E’ nata verso i trent’anni. Mi coinvolse un amico. Abbiamo formato un gruppo, che nel 2011 si è costituito come Gruppo Mtb Circolino. Ci ritroviamo ogni sabato alle 13.45, al Circolino di San Niccolò per fare percorsi di tre o quattro ore. Ci definiamo “Quelli del sabato un quarto alle due”. Durante l’anno, facciamo anche un paio di percorsi più impegnativi: abbiamo fatto l’Eroica, la Spoleto-Norcia e la Francigena da Fucecchio a San Gimignano. Quest’anno abbiamo programmato San Gimignano-Siena per il 7 aprile».

Nel 2017 ti sei avventurato sui pedali, da solo, fino a Santiago de Compostela. Perché questa avventura solitaria?

«Nel 2013 ero andato in bicicletta a Mallemort de Provence con l’assessore Italo Fontana. Questa volta ho deciso di avventurarmi da solo alla ricerca della tranquillità, per ammirare il paesaggio e mettermi alla prova con me stesso, anche se ho mantenuto la mia consueta propensione a socializzare. Ho fatto tappa anche a Mallemort de Provence. E’ stata un’esperienza indimenticabile. Non credo ancora a quello che ho fatto. Avevo un grande stimolo, l’obiettivo era raggiungere la meta. Questo mi ha dato l’energia. E’ stato bellissimo anche condividere questa esperienza con tanti altri aglianesi che hanno fatto il Cammino di Santiago, nella serata che ho organizzato successivamente al teatro Moderno di Agliana».

Quale sarà la prossima avventura?

«Non lo so. Per ora non sento la necessità. Vedremo in futuro. Ho poche passioni perché per me è importante coltivarle bene».