DOGMA – tra Metal e Lirica

DOGMA – tra Metal e Lirica

di Marco Bagnoli

giugno 2012

Dal greco, opinione, decisione, punto di dottrina stabilito e tenuto per verità incontrastabile”. Tuttavia i cinque componenti della band sono ben lieti di aprirsi con noi. I Dogma nascono nell’ultimo scorcio del 2009 dalla comune passione per la musica di Stefano e Flavio. I due, “cugini da una vita”, si animano al ritmo di una frangia specifica del grande albero del rock, il Symphonic Metal. Per i non addetti ai lavori, il metallo sinfonico è un genere che sposa le tipiche sonorità di chitarre cattive e scariche di tamburi, con l’ariosità più “tradizionale” della musica classica e operistica. È per questo che Stefano Bertacci, tastierista, e Flavio Salvadori, batterista, si mettono in cerca della vocalità essenziale alla riuscita del tutto, quella femminile, di soprano, in una parola: lirica.

Gli inizi sono un po’ quelli di tutte le band: molto entusiasmo, divertimento continuo e uno sguardo radioso rivolto al futuro; la formazione a cinque, con basso e chitarra, inaugura quindi la propria ambiziosa carriera nella primavera 2010, vincendo il contest delle Piastre e piazzandosi secondi ad un altro concorso, il Music Up 2010. A questo punto della storia le cose cominciano un po’ a complicarsi: alcuni componenti del gruppo abbandonano e vengono rimpiazzati. Soltanto nell’aprile del 2011 li ritroviamo tutti come sono oggi: Stefano e Flavio, i fondatori, Claire alla voce, Luca alla chitarra e Federico al basso. Partecipano ad un concerto al “Teatro Cinema Moderno” di Agliana, suonano a Quarrata nell’ambito delle manifestazioni che interessano il Polo tecnologico, poi ad Empoli e di nuovo ad Agliana, in una festa privata, prima di salire sull’ambito palco del “Giugno”. In autunno partecipano al contest organizzato dal “Keller Platz” di Prato: una competizione che li mette a confronto con una realtà musicale sempre amatoriale, ma di una qualità non scontata – e i Dogma conquistano la medaglia d’argento. Il premio è un giorno di lavoro in uno studio di registrazione al “Play Studio”, nel corso del quale realizzano il loro primo singolo, “The final fight”.

Nel corso di questi mesi collaborano anche con un giovane violoncellista, Tiziano, tanto per rimarcare la loro parentela con la musica classica. Ma fino a che punto i Dogma sono coinvolti con questa tradizione secolare, squisitamente europea e felicemente italiana? E soprattutto chi sono i Dogma, da dove vengono e cosa combinano nella vita? Tanto per cominciare sono tutti di Agliana, tra i 21 e i 23 anni, a parte Luca, il chitarrista, che vive e Pistoia e di anni ne ha 29. Claire Briant Nesti si avvicina alla musica all’età di dieci anni, partecipando ai laboratori musicali organizzati dal comune di Agliana; ben presto diverrà lei stessa uno dei componenti originari di quella importante realtà che è oggi la corale “Terra Betinga”, che ancora la vede in prima fila come soprano lirico. E’ importante sottolineare lo studio, la costanza con la quale questi ragazzi vivono la loro esperienza di continua crescita a contatto con la musica – a maggior ragione chi dal palco guarda negli occhi il pubblico e della band finisce per diventare il punto di riferimento; tra l’altro Claire si dedica alle lezioni di canto sia come allieva che come insegnante.

I suoi racconti fantasy sono lo spunto per alcuni testi delle loro canzoni. Stefano tocca l’avorio del pianoforte alla tenera età di cinque anni – e difatti non è un caso se è il principale autore dei loro brani originali. Flavio ha iniziato a suonare la batteria poco prima di fondare il gruppo, e i risultati ottenuti in così poco tempo sono davvero ammirevoli – anche se il suo “primo amore” è il clarinetto, che suona, pensate, in divisa, quella della banda dei Tigrotti. Luca D’Achille sta facendo della musica una cosa seria ed è attualmente iscritto al terzo anno dell’Accademia Lizard di Fiesole, che gli frutterà a breve un diploma riconosciuto in ambito europeo. Federico Diana proviene pure lui dal mondo “classico”, quello del jazz, e si è accostato al Metal quasi per caso – anche se gli calza a pennello. Sono tutti studenti di materie serie, come Ingegneria, Medicina, Economia aziendale e Giurisprudenza – a parte Luca, che lavora nel campo vorticoso della meteorologia. Nel momento in cui leggete si stanno giocando la finale dell’Emergenza Rock di Firenze  <<una delle più intense esperienze fin qui vissute>> raccontano <<una grande lezione di passione e professionalità>>. Premio in palio una serata all’Alcatraz di Milano. Resta appena il tempo per ringraziare tutti coloro che li hanno fin qui sostenuti, gli amici, ma soprattutto le loro famiglie, perché anche i sogni hanno bisogno della terra per poter camminare, e su questa terra quasi niente ti viene regalato. Di questo fidatevi, dovete esser certi.

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