Don Rodolfo Vettori – 50 anni di sacerdozio

Don Rodolfo Vettori – 50 anni di sacerdozio

di Piera Salvi. Foto: Gabriele Bellini

settembre 2017

Don Rodolfo Vettori, 75 anni, parroco di San Niccolò e San Michele, ha raggiunto quest’anno i cinquant’anni di sacerdozio. I fedeli delle due comunità hanno festeggiato il sacerdote, dimostrandogli affetto e riconoscenza, con riunioni conviviali nelle parrocchie di San Niccolò e San Michele. Il parroco aglianese ha partecipato alla celebrazione solenne in cattedrale a Pistoia, il 29 giugno, con tutti gli altri sacerdoti e il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, ha ricordato l’anniversario dell’ordinazione sacerdotale.

La vocazione di don Rodolfo (nato ad Agliana nella parrocchia di San Piero) maturò nell’adolescenza. Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1967 nel duomo di Pistoia. Dal settembre dello stesso anno fino all’aprile 1969 venne inviato come cappellano a Casalguidi. Successivamente, fino all’aprile 1987 svolse il suo ministero come parroco di Popiglio-La Lima, sulla montagna pistoiese. Proprio nel 1987, quindi trent’anni fa, gli venne affidata la parrocchia di San Niccolò ad Agliana e don Vettori tornò così a vivere nel territorio dove era nato. Da una decina d’anni guida anche la parrocchia di San Michele. In passato ha svolto il suo ministero di parroco contemporaneamente a San Niccolò e nella parrocchia di Spedalino Asnelli. «Fu nel periodo in cui il parroco di Spedalino, don Marino Pratesi, rimase vittima di un grave incidente stradale; io rimasi fino all’arrivo di don Enzo Benesperi» ricorda don Rodolfo.

Fino a qualche anno fa don Vettori è stato anche insegnante di religione all’istituto Aldo Capitini di Agliana e, in precedenza, alle scuole medie di San Marcello, Piteglio e Cutigliano. Pastore di anime nelle parrocchie e guida dei giovani nella scuola, dunque, come tanti altri sacerdoti.

Un impegno difficile?

«E’ la stessa cosa fatta in due modi diversi, ma l’identità di sacerdote resta uguale» risponde don Vettori. «Per me l’impegno nella scuola era diventato faticoso dovendomi occupare di due parrocchie e purtroppo ho dovuto fare una scelta».

E’ cambiata la vita di un parroco negli ultimi decenni?

«Dobbiamo innanzitutto considerare che all’inizio ho fatto il parroco in montagna e oggi lo faccio nella piana. E’ molto diverso il contesto del territorio, ma con lo scorrere del tempo si risente del cambiamento della società, per esempio nei rapporti umani. Sono cambiati quei valori che erano il senso della giustizia e della solidarietà tipici dei paesi rurali».

E’ più difficile fare il prete oggi?

«Non credo, le difficoltà c’erano anche in passato. Bisogna calarsi nell’oggi. Ringrazio tutte le persone che ho incontrato».

1 commento
Scrivi un commento

Per pubblicare un commento devi primaautenticarti.

Social Network

facebook

 
Help & FAQ

Se ti occorre aiuto consulta le "domande frequenti (FAQ)"
Frequently Asked Questions (FAQ) »

Contatti

Telefono: + 0573.700063
Fax: + 0573.718216
Email: redazione@noidiqua.it