di Piera Salvi. Foto: Gabriele Bellini.
settembre 2023
Dottoressa Eleonora Tosca in ambulatorio, nome d’arte Eleviole? quando si esibisce come cantautrice e performer di tessuti aerei. Di origine milanese, trasferita a Pistoia da nove anni, Eleonora ha un profondo legame con Agliana, non solo perché è aglianese il suo compagno Maurizio Mangoni, anche lui cantautore (in arte Il Geometra Mangoni) ma anche perché dal 2014 lavora nella clinica veterinaria Barbara D’Amaddio di San Niccolò ed è sua la colonna sonora della storica gara ciclistica “Coppa Dino Diddi”.
Intanto togliamoci una curiosità: perché ha scelto il nome d’arte Eleviole? mettendo il punto interrogativo?
«Dal titolo del mio primo disco “Che fine hanno fatto le viole”. Ho giocato con le parole».
A quale delle sue molteplici attività dedica più tempo?
«La maggior parte del mio tempo è dedicata alla professione di medico veterinario, il resto è spalmato tra musica, canto e tessuti aerei».
Quale era il suo sogno da bambina?
«Il canto. Però all’ultimo anno del liceo classico ho deciso di iscrivermi a una facoltà scientifica, considerando anche che l’arte non garantisce un lavoro. Però quella di fare il medico veterinario è stata una scelta d’amore. E anche gli animali sono sensibili alla musica, esistono tecniche terapeutiche basate soprattutto sulla musica classica. Io canticchio a bassa voce quando curo gli animali ricoverati, per rilassarli».
Con Maurizio Mangoni c’è anche un sodalizio artistico?
«Ci siamo conosciuti a Prato, nel 2005, in studio da Paolo Benvegnù. Inizialmente ognuno aveva la propria band, poi è iniziata una collaborazione che va avanti ormai da dodici anni. Il progetto Eleviole? nasce in collaborazione con lui. Il mio primo album ‘Dove non si tocca’ che nel 2019 ha ottenuto moltissime preferenze al Premio Tenco, come Opera prima, è stato prodotto da Maurizio e Saverio Lanza».
E di questo primo album fa parte il brano “Dieci gocce” che dall’anno scorso è la colonna sonora della Coppa Dino Diddi, storica gara internazionale di ciclismo allievi, unica del genere ad avere una colonna sonora. Quest’anno, per la 75° edizione, Eleviole? è stata anche una presentatrice professionale ma genuina. Come nasce la collaborazione con il Gs Dino Diddi?
«Mi piace andare in bicicletta. A Milano la usavo moltissimo. Nel 2018 ho fatto un viaggio in bici in Portogallo, da Oporto a Finisterre e successivamente è uscito l’album ‘“Dove non si tocca”. Ora seguo il ciclismo degli altri e dare il mio contributo alla “Coppa Diddi” è un piacere ed è stato emozionante, anche perché la manifestazione segna l’arrivo di un grande lavoro, di tanto tempo e responsabilità degli organizzatori che sono veramente eccezionali. Quest’anno, oltre ad essere presentatrice alla premiazione, con Daniel Guidi, ho curato anche uno spazio musicale come augurio alla partenza».
Com’è nata la passione per i tessuti aerei?
«A Milano ho fatto teatro fisico e scuola di circo. L’aerea mi ha affascinato. Ad Agliana ho iniziato con Maudi Scarola, che ha avuto la capacità di usare il tessuto aereo come strumento comunicativo. Adesso mi alleno a Prato ma ho anche uno spazio per esercitarmi ad Agliana. L’anno scorso nello spettacolo “Malinconie da manuale” ho unito musica, teatro e tessuto aereo creando belle suggestioni per raccontare la malinconia».
Che progetti ha per il futuro?
«Ovviamente continuare la mia professione di medico veterinario ma, sicuramente, collaborare ancora alla “Coppa Diddi” con l’obiettivo di coinvolgere la città e poi ripartire con le piccole, grandi imprese di musica e spettacolo».
Si sente milanese, pistoiese o aglianese?
«Mi sento aglianese perché il veterinario in una piccola comunità è un po’ come il medico di base. Per me che vengo da una grande città è stata una scoperta. Ho tanti amici ad Agliana e ho fatto eventi alla caffetteria del teatro Moderno. Ormai mi sento aglianese nell’anima».
