di Piera Salvi
Da meccanico a comandante della polizia municipale, impegnato nel sociale, appassionato di lettura, poesia e fotografia, ma anche sportivo, con preferenza per il ciclismo che ha praticato da ragazzo negli allievi. Abbiamo fatto due chiacchiere con Emilio Dino Rafanelli, 84 anni, storico ex comandante della polizia municipale di Agliana, che ci ha raccontato la sua passione per il lavoro e il grande senso del dovere e della disciplina, ma ci ha anche confidato i suoi molteplici interessi.
Nato a Pistoia, si trasferì ad Agliana quando entrò nei vigili urbani, vincendo il concorso. «Era il 1959» ricorda «e allora per prestare servizio nei vigili urbani dovevamo essere residenti. Prima avevo fatto il meccanico di macchine da cucire e macchine utensili. Dopo qualche anno divenni comandante. Mi sono sempre battuto perché la polizia municipale non venisse considerata autorità di serie B e per il riconoscimento delle qualifiche. Il comandante dei vigili urbani è ufficiale di polizia giudiziaria e agente di pubblica sicurezza. Ho redatto vari regolamenti e uno stradario, ho curato l’urbanistica cercando di mettere regole e controlli in tempi in cui gli abusi edilizi non erano molto controllati. Qualche volta sono stato contestato, ma il lavoro di comandante della polizia municipale richiede disciplina e responsabilità. C’è sempre stata collaborazione con i sindaci: l’amministrazione comunale dava indicazioni sulle priorità ma non interferiva nelle modalità di espletamento dei servizi. Ho sempre fatto corsi di aggiornamento, anche in materia di igiene e sanità. Negli anni Settanta, quando vennero affidati ai vigili urbani nuovi servizi ero preparato, avevo studiato anche di notte». Nella sua casa è appeso un diploma di merito dell’Aci per l’opera prestata nell’ambito della sicurezza stradale. E ci mostra la targa dell’amministrazione comunale di Agliana, come riconoscimento per il suo trentennale servizio.
Intenso il suo impegno nel sociale. «Sono stato presidente del consiglio di circolo della scuola elementare di Agliana, portando innovazioni come la ginnastica in tutti i plessi e le gite scolastiche finalizzate all’istruzione e conoscenza storica. Organizzai tre pullman per una visita a Marzabotto, con studenti e insegnanti. Fui un’apripista. Sono stato anche il primo presidente del distretto scolastico Agliana, Quarrata, Montale».
Poi Emilio ci parla del volontariato svolto alla Misericordia di Agliana e del suo impegno nell’Auser, dove è stato primo firmatario per costituire l’associazione, ricoprendo per tanti anni l’incarico di segretario. E’ nota la sua passione per la lettura: lo ricordiamo tra i premiati al concorso «Il lettore più lettore» alla biblioteca comunale Angela Marcesini di Agliana. E’ invece una scoperta la passione per la fotografia e l’inclinazione verso la poesia. E il ciclismo?«Ho ancora una bella bicicletta da corsa» risponde «anche se non la uso più».