Fattoria Mangoni – Baldi

Fattoria Mangoni – Baldi

di Marco Bagnoli. Foto: Adriano Tesi

giugno 2015

La nostra visita per il paese ci conduce oggi al cospetto di un edificio celeberrimo, testimone in prima linea degli avvenimenti grandi e piccoli che hanno coinvolto Agliana nel secolo scorso; ne abbiamo parlato con Paolo Bini, rivoltando i ciottoli di un passato apparentemente remoto, forse frettolosamente dimenticato.

La struttura originaria venne edificata dalla famiglia Mangoni, assumendo le sembianze della tipica fattoria con spazi residenziali signorili e strutture adibite al lavoro dei mezzadri, elemento essenziale a lavorarne i numerosi poderi, anche distanti dalla tenuta principale, come quelli del ponte al Moso o quello del Nenci. Nell’area degli attuali vivai si trovavano poi le Prata basse, una riserva di caccia adattata a palude per mezzo delle acque di alcuni canaletti. Non siamo a conoscenza di una data precisa, ma la sua presenza è accertata intorno al 1797. Le forme attuali sono invece da stimare a ridosso della metà de XIX secolo. La proprietà passò ai Baldi nei primi anni del Novecento, allorquando l’ultimo dei Mangoni, che non si era sposato e non aveva eredi, si risolse a vendere, appunto ai Baldi della Ferruccia, dove avevano la fattoria e i poderi. La dicitura esatta della proprietà sarebbe quindi Fattoria Mangoni-Baldi; questi, assieme ai Masi e ai Palandri, garantiranno una solida certezza nell’andamento pur faticoso della vita di allora, impegnando nei propri poderi un gran numero di mezzadri e sostenendo quindi una gran numero di famiglie.

Al termine dell’era Baldi, nel 1946, la proprietà passa nuovamente di mano – anche stavolta è il capo famiglia, Mario, eminente notabile locale e podestà, che decide un lascito dei suoi beni alle suore Mantellate; dalla vendita si ricaverà quanto necessario alla costruzione dell’asilo che porta il nome del benemerito benefattore, e la villa passerà agli attuali proprietari, i Fronteddu, che a questo punto escono dalla pagina di storia per camminare accanto ai loro compaesani.

 

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