Fenenna Caramelli – il nostro ricordo della poetessa aglianese

Fenenna Caramelli – il nostro ricordo della poetessa aglianese

di Piera Salvi

marzo 2022

La poetessa aglianese Fenenna Caramelli è morta nel febbraio scorso a 97 anni, nella sua casa, amorevolmente accudita dai suoi cari. Si è spenta nel giorno di San Valentino, dopo quasi un secolo di vita ricca di amore. Grande il cordoglio nella sua famiglia e nell’intera comunità, dove Fenenna rappresentava un importante pezzo di storia e un simbolo di vita semplice ma ricca di emozioni, di attenzione a tutto ciò che accadeva e che lei trasformava in versi o in racconti.

Per l’ultimo saluto a Fenenna, il 16 febbraio, nella chiesa di San Michele, è stato il sindaco Luca Benesperi a fare le letture liturgiche durante la messa, un ultimo omaggio a nome di tutta la comunità aglianese ad una cittadina che amava la scrittura e la lettura. Diversi i libri pubblicati da Caramelli (l’ultimo nel novembre scorso) e centinaia i racconti e le poesie che erano inni all’amore e alla natura, riflessioni, pensieri, o racconti reali dedicati a persone oppure a eventi drammatici e lieti, a livello locale e internazionale. Nel 2008 il comune di Agliana pubblicò nella collana “Tracce di comunità” il libro di Fenenna “Testimonianze del ‘900”, con poesie e racconti.

Fenenna Caramelli era rimasta vedova, con due figli piccoli, Angela e Rodolfo, quando non aveva neppure quarant’anni. Il dolore le era stato compagno di vita, ma era rimasta una sognatrice, come quando era bambina e conosceva a memoria la geografia come se avesse girato il mondo senza essersi mai mossa dalla Ferruccia, la frazione dove era nata. In età adulta era una sognatrice calata nella realtà. Una donna semplice ma determinata. Aveva frequentato solo le scuole elementari, ma era curiosa, desiderosa di sapere, leggeva molto, tutto la interessava e la appassionava e da autodidatta aveva approfondito la sua cultura e il significato delle parole. «Una delle sue passioni era lo studio del significato delle parole sul vocabolario» racconta il figlio Rodolfo. La poesia era sempre stata nel suo animo ma cominciò a scrivere quando i figli erano grandi, ormai sposati e autonomi. Aveva fatto parte del gruppo culturale “Il Mestolo” che riuniva artisti aglianesi e del “Gruppo poeti aglianesi”. E’ rimasta attiva fino a pochi mesi prima della sua scomparsa. Le è stata fatale una caduta e lentamente il suo fisico si è spento. Ma restano le sue parole: parole che Fenenna in una raccolta di poesie aveva definito “come colombe che volano”.

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