Giovanni Giagnoni – pittore

Giovanni Giagnoni – pittore

di Marco Bagnoli. Foto Adriano Tesi.

dicembre 2012

Giovanni Giagnoni è un aglianese doc, classe 1946. I suoi primi passi nel mondo della pittura, li muove all’Istituto d’arte di Pistoia, quella fucina di talenti che ha reso grande l’Italia – e non solo – nel secolo scorso. Frequenta le lezioni per alcuni anni, poi abbandona e prosegue da autodidatta, sforzandosi di trovare una propria strada nelle più diverse tecniche pittoriche, dall’olio all’acquerello alla china. Il risultato che centra appieno, è quello dell’espressione del proprio mondo interiore, e tanto gli basta. Queste le sue parole: <<quello che penso è che la pittura sia uno strumento per esprimere i propri sentimenti e quando vedi completata un’opera è come un sogno che si è avverato, come un qualcosa di astratto e misterioso che ha preso forma, una comunicazione di emozioni, che scorre indipendentemente da chi poi si troverà a giudicare il lavoro finito.>>

La natura è la principale ispirazione di Giovanni, il mondo nel quale vive, nel quale gli uomini si prestano al gioco come dei protagonisti, con la loro vita di tutti i giorni, i mestieri, gli oggetti, le case. Il pittore ci procura la sua visione dell’esistenza, come in un atto divinatorio che consente agli altri di tentarne la comprensione. A maggior ragione, quando tra le fronde degli alberi si affaccia una chiesa, come quella di San Salvatore in Agna di Montale, il duomo di Pistoia, oppure piazza Santa Croce sconvolta dall’alluvione del ‘66. Il volto di Cristo, raffigurato nei suoi bassorilievi in argilla, si affaccia più volte per lasciarsi scrutare, mentre al contempo sembra abbassare lo sguardo sulla ritualità dei vecchi cascinali di Agliana, sulla familiare fisionomia del Ponte dei Bini, e poi fuori, per tutta la Toscana, fino ai torrenti gonfi per la piena, fino al mare.

Nel 1968 partecipa al suo primo concorso, lExtempore di Gello, che gli vale una medaglia; nel 1970 è Montale a insignirlo del premio speciale. Prosegue avventurandosi per concorsi e premi regionali, nazionali e provinciali fino al 1978, l’anno della sua prima mostra personale, “Galleria”, a Firenze. Nel 1981 espone alla mostra collettiva “Il Battistero” di Pistoia – nuovamente primo classificato e premio speciale della giuria. Le soddisfazioni proseguono con piazzamenti invidiabili per tutto il corso degli anni ottanta, idealmente coronati dalla medaglia d’argento conquistata nel 1988, alla Biennale d’arte città di Roma. Il 1990 lo accoglie nel migliore dei modi – primo premio speciale alla VII edizione del Premio nazionale città di Pistoia, grazie alla sua “Natura morta con melagrana”.

Dal 1994, frequenta il Laboratorio di plastica, ceramica e disegno Officinae, diretto da Vanni Melani, una delle più belle realtà umane ed artistiche che il nostro comune possa vantare; Giovanni, inizia dal disegno, per poi passare alla lavorazione dell’argilla, all’incisione, al bassorilievo. Il suo “Paesaggio con vecchio ulivo morto”, conquista infine il premio speciale 2000 della città di Mallemort. Non ci resta che aspettare la sua prossima mostra personale, magari a Firenze, magari qui ad Agliana; oppure rompere gli indugi e farsi fare un quadro “su misura”, come una confidenza d’eccezione, tra noi e l’artista.

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