di Piera Salvi
settembre 2013
Con un pranzo al circolo Nuovo Verdi e un kit sportivo in omaggio, offerto dal comitato per i gemellaggi “Antropos”, si è concluso il soggiorno di due settimane ad Agliana di tredici bambini saharawi, tra i 5 e i 13 anni, e della loro accompagnatrice Gabila Mehdi. Il progetto di ospitalità è stato promosso e coordinato dagli assessori Fabrizio Magazzini (gemellaggi) e Lucilla Di Renzo (politiche sociali), che l’anno scorso sono riusciti a riattivare i soggiorni aglianesi per i piccoli saharawi, un progetto partito negli anni Ottanta. «Tutto questo» spiegano Magazzini e Di Renzo «è stato possibile grazie alla casa famiglia “Mario Baldi”, delle suore di S. Piero, che hanno ospitato i bambini, alle varie associazioni che li hanno accolti a cena o per altre iniziative, al parroco di S. Piero don Paolo Tofani ed ai molti volontari». I bambini, piccoli ambasciatori di pace del popolo saharawi che dal 1975 lotta pacificamente per l’indipendenza, hanno trascorso le giornate ai centri estivi comunali. «I soggiorni in Italia» spiegano ancora Magazzini e Di Renzo «hanno anche finalità terapeutiche. Infatti i bambini vengono sottoposti a visite mediche in collaborazione con le Asl e l’ospedale Meyer. Molti che sono stati in Italia negli anni precedenti tornano per richiami sanitari».
Il comune di Agliana è disponibile ad appoggiare la richiesta del sindaco di Quarrata, Marco Mazzanti, per istituire una tenenza dei carabinieri. La necessità di avere nella Piana un commissariato di pubblica sicurezza o una tenenza dei carabinieri è già stata evidenziata anche in passato. Ripercorrendo le cronache, troviamo un consiglio comunale aperto ad Agliana, nel novembre 1991, per discutere del diritto alla sicurezza, al quale parteciparono rappresentanti delle forze dell’ordine e dei sindacati, nel quale si parlò della necessità di avere ad Agliana un commissariato di pubblica sicurezza o una tenenza dei carabinieri al servizio dei comuni di Agliana, Quarrata, Montale e Serravalle. La domanda era sostenuta dalle categorie economiche locali e dalla popolazione. Da notare che quella non era la prima richiesta, Giunti rinnovò un’istanza già presentata nel 1981.
L’opera “Richiami” dell’artista pistoiese Gianni Ruffi, inaugurata nel dicembre scorso in piazza Anna Magnani ad Agliana, è già imbrattata e non da ora: alcune scritte già erano comparse nei mesi scorsi e sono state cancellate dall’amministrazione comunale. «Questi atti di vandalismo fanno dispiacere» commenta l’assessore ai lavori pubblici e istruzione, Alberto Ciampi. «I graffiti si possono anche fare ma quando non si rovinano aree che dovrebbero essere un fiore all’occhiello per una comunità, non quando si deturpa un’opera d’arte costata soldi e impegno».
L’opera, voluta dall’amministrazione comunale, seguita nelle fasi di progettazione ed esecuzione proprio dall’assessore Ciampi e realizzata in acciaio Corten, che ha una forte resistenza alla corrosione, è costata 68mila euro, di cui 50mila finanziati con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e 18mila a carico dell’amministrazione comunale di Agliana.