di Piera Salvi
settembre 2014
La mattina del 24 marzo 1969 un camion su cui viaggiavano nove artiglieri finì in un burrone poco sotto la Rocca d’Anfo, nel bresciano. Alfonso Volpini di Brescia, oggi 66enne, era caporale maggiore e quindi capo-veicolo. Aveva una lunga ferita in testa, ma uscì dal mezzo e corse per due chilometri in cerca di soccorsi. I militari videro la morte in faccia ma furono salvati e ricoverati in ospedale. Alfonso Volpini, dopo 45 anni ha lanciato un appello per ritrovare gli ex commilitoni. Fra questi c’era Francesco Romano di Agliana, ma non potranno rivedersi perché Francesco Romano è scomparso il 30 ottobre del 2003, a 55 anni, per un tumore al polmone. «Ho saputo dell’appello da amici» racconta Domenico Romano, uno dei fratelli maggiori di Francesco, che era l’ultimo di 10 figli (tre sorelle e 7 fratelli). «Sono rimasto meravigliato nel leggere l’appello. Dopo tanti anni non pensavo che qualcuno ricercasse mio fratello. Però fa piacere, vuol dire che è ricordato con affetto. Lo merita, era molto altruista. Dopo l’incidente rimase in ospedale e in convalescenza a Brescia. Poi tornò a casa per una breve licenza e ripartì per terminare il servizio militare. Nell’incidente perse i denti e gli rimasero cicatrici sul volto. Ricordo che chiese un risarcimento allo Stato e ricevette una modica cifra. Ad Agliana lo chiamavano tutti Sossò, proprio perché a causa dell’incidente dovette restare per qualche anno senza denti prima di poter mettere le protesi. E fu proprio per la pronuncia condizionata dalla mancanza di denti che gli amici, all’epoca tutti giovani, scherzavano bonariamente, per sdrammatizzare». Francesco Romano dopo avere lavorato in ditte del tessile e della maglieria, fondò un’azienda artigianale di maglieria nel 1978, il “Maglificio Romano”, che dalla sua morte è portato avanti dal nipote Pasquale Romano, oggi 35enne, figlio del fratello Antonio.
Ora manca solo il vaglio della Commissione europea per decidere sul rilascio della “Indicazione geografica protetta” (Igp) per la mortadella di Prato, tipico salume locale prodotto anche da tre salumerie aglianesi: “Macelleria Marini” della Ferruccia (vanta 110 anni nella tradizione nell’arte norcina), il “Salumificio RoMa” di Ponte dei Bini (attivo dagli anni Trenta) e “Tradizione salumi”, azienda più giovane con laboratorio ubicato a Ferruccia di Quarrata, i cui titolari abitano ad Agliana. Nei giorni scorsi, alla Camera di Commercio di Prato si è svolta una importante fase della procedura per il riconoscimento nazionale della denominazione “Mortadella di Prato Igp” con il pubblico accertamento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Nella riunione, che si è tenuta nella sala convegni della Camera di Commercio pratese, è stata data lettura del disciplinare di produzione della mortadella di Prato. Ora, dopo il riconoscimento del Ministero nazionale, si apre la fase di accertamento da parte della Commissione europea.
Il gruppo donatori di sangue Fratres di Agliana ha premiato i soci più attivi nel corso della festa di inizio estate, svolta al lago 1° Maggio di Agliana, gestito dalla Lenza aglianese. Il sodalizio aglianese dei donatori di sangue, presieduto da Ivan Lunghi, conta fra i propri soci due volontari che hanno superato le cento donazioni: Roberto Bartoli e Maria Cristina Bessi, mentre il giovane Lorenzo Cittadini ha già superato la soglia delle 75 donazioni. Sono andati oltre 50 donazioni Marco Giovannelli, Mario Baldacci, Anna Maria Bonacchi, Giorgio Rossini, Massimo Coppola e Nino Pastacaldi (per lui, prematuramente scomparso nel 2013, ha ritirato la targa il figlio Lorenzo). Contano oltre 35 donazioni Massimo Meoni, Graziano Mungai, Luigino Novelli, Graziella Marcovig, Gianna Tesi, Stefano Biancalani e Gianluca Vignini. Hanno superato le 25 donazioni Luca Trinci, Mario Giannocaro, Matteo Pieri, Luciano Baldi, Federico Cappellini, Giacomo Natali, Alfonso Savastano, Loriana Bonacchi, Massimo Breschi, Stefano Crocini, Andrea Rossini e Alessio Livi. Inoltre sono stati premiati i soci con oltre 10 e 15 donazioni. Il centro trasfusionale di Pistoia è aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato, nonché la prima, la terza e la quarta domenica di ogni mese. E’ possibile prenotarsi per la donazione anche attraverso il gruppo Fratres di Agliana (338.2112089), che potrà dare indicazioni agli aspiranti donatori.