di Piera Salvi e Giacomo Bini
marzo 2017
Numerosa presenza, con associazioni anche di altre province e l’onorevole Edoardo Fanucci, all’inaugurazione dell’ascensore per disabili al circolo Scintilla, realizzato nell’ambito del progetto “Scintilla possibile”, voluto dall’associazione civile Circolo ricreativo la Scintilla, per abbattere definitivamente le barriere architettoniche.
L’ascensore è stato realizzato grazie al sostegno determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, nell’ambito del bando 2015 per cultura e volontariato, con contributo della stessa associazione civile Circolo ricreativo la Scintilla, nonché dei soci a titolo personale. La struttura portante è in acciaio verniciato grigio e rivestita in vetro antisfondamento, con fermate al piano terra e al piano primo, dove sono state realizzate due rampe, una a scendere verso la terrazza della pizzeria e l’altra a salire verso la porta di accesso alla sala polivalente. Ora le persone diversamente abili e gli anziani con difficoltà motorie, possono accedere senza difficoltà al piano superiore. Resta tuttavia un ostacolo da abbattere: serve uno scivolo che dal parcheggio per disabili consenta a chi è in carrozzella di accedere direttamente al marciapiede che porta all’ascensore, senza dover fare un breve tratto di strada.
Ratificato lo statuto ed eletto il consiglio direttivo nella prima assemblea della Pro loco Agliana, riunita nei giorni scorsi al Lago 1° maggio, sede dell’associazione.
Bruno Gori, eletto presidente pro tempore nel novembre scorso, quando si è costituita la Pro loco Agliana, è stato riconfermato alla presidenza. Vice presidente Lido Mencuccini e segretario Felice Massimo Panerai. Consiglieri: Francesca Gori, Simona Marcelli, Nicola Risaliti, Domenico Sicari, Alice Allori e Maurizio Scarola. Revisore unico Barbara Lepri, mentre il collegio dei probiviri è composto da Enzo Mariotti, Luca Bini e Giancarlo Naldoni. All’assemblea erano presenti il notaio Mario Muschio, che ha seguito la nascita della Pro loco Agliana e l’assessore alla cultura, Massimo Vannuccini. La Pro loco Agliana ha lo scopo di promuovere, tutelare e valorizzare il territorio, le produzioni tipiche locali, il patrimonio culturale, storico, artistico e ambientale, stimolare il turismo, organizzare iniziative, promuovere e sviluppare la solidarietà, il volontariato e l’aggregazione sociale.
E’ andata deserta l’asta giudiziaria del 23 febbraio per il complesso edilizio dell’ex Poltronova in via Provinciale Pratese, un pezzo della storia del design e della creatività italiana ridotto ormai ad una cadente carcassa di cemento in stato di totale abbandono.
Il complesso, comprendente fabbricati per un insieme di circa 5mila metri quadrati, era stato messo all’asta per un prezzo base di 280mila euro, ma nessun compratore si è presentato. Un triste destino per una fabbrica da cui uscivano mobili disegnati da progettisti del calibro di Ettore Sottsass e Gae Aulenti, che sono esposti anche al Moma di New York. Dopo l’asta disertata, il tribunale ne riproporrà un’altra ad un prezzo ancora più basso. E pensare che in una perizia del 1996, redatta per conto del Tribunale di Pistoia dal Ctu ingegner Fabrizio Fedi, il valore commerciale dell’intero complesso immobiliare della Poltronova veniva stimato in 2miliardi e 360 milioni di vecchie lire pari circa a un milione 200 mila euro. Ma da quella perizia sono passati vent’anni, e la valutazione risente della crisi economica, in particolare di quella del mercato immobiliare, oltre che del progressivo degrado del fabbricato, aggravatosi dopo il fallimento dell’azienda proprietaria, avvenuto nel 2013.
Verrà istituito l’ispettore ambientale nei tre Comuni della piana, per vigilare che la raccolta differenziata sia effettuata correttamente ed eventualmente redigere verbali per la sanzione a carico dell’utente disattento o indisciplinato.
La creazione di questa nuova figura, è prevista nel piano finanziario presentato dal Cis e in corso di discussione presso le commissioni consiliari e le assemblee municipali dei tre comuni. L’introduzione dell’ispettore ambientale, nasce dalla volontà dei sindaci di rilanciare la raccolta differenziata che sta registrando da qualche anno una progressiva diminuzione in particolare a Montale e ad Agliana. A Montale si è passati dal 66,92% di raccolta differenziata nel 2013 al 61,81 nel 2016, mentre ad Agliana dal 72,35% al 66,32%. Anche il comune di Quarrata, che ha raggiunto il 67,86% nel 2016, è in lieve flessione rispetto al 68,94% del 2015. Il crollo della raccolta differenziata allontana i comuni della piana da quel 70% che è la soglia minima prevista dalle normative e che era stato superato da Agliana e quasi raggiunto da Montale e Quarrata. Sulle cause del crollo si fanno molte ipotesi, dalla demotivazione dovuta alla presenza dell’inceneritore ad un fisiologico rilassamento dopo i primi tempi di entusiastica adesione al nuovo sistema del porta a porta. In ogni caso, le tre amministrazioni comunali non intendono rassegnarsi alla tendenza negativa e vogliono risalire la china statistica riavvicinandosi al traguardo del 70%.
Deludente la presenza dei cittadini ai tre incontri organizzati dall’amministrazioni comunale per illustrare le novità del piano di protezione civile aggiornato.
In tutto una sessantina le persone che hanno partecipato nei tre incontri programmati, che si sono svolti al bocciodromo Il sarcio di Ferruccia, al circolo Città futura a Spedalino e nei locali Vacchereccia di San Michele, per informare i residenti nelle frazioni a maggiore rischio alluvionale. Il nuovo piano ha suddiviso il territorio aglianese in dieci aree. L’area zero è quella a minore rischio e corrisponde alla zona centrale e settentrionale. Le altre nove aree sono quelle più soggette a inondazioni e in ognuna sono indicati i torrenti o i fossi, l’elenco delle vie, la stima degli abitanti (considerando anche il numero delle persone da evacuare in caso di calamità), gli edifici strategici, i punti di ritrovo, le strutture di ricovero e i percorsi per raggiungerli, i parcheggi, i punti indicati come cancelli di censimento e di interdizione. La stima degli abitanti in queste nove aree è di oltre 3.400 persone, di cui più di mille potrebbero essere a rischio evacuazione. Con questi numeri è chiaro che una sessantina di persone in tre incontri (quindi una media di una ventina per incontro) sono veramente poche.