di Piera Salvi
giugno 2015
La professionalità nel rammendo del Gruppo Vichi Focus vola in Burkina Faso, per insegnare a recuperare e risolvere i difetti di tessitura. Dal 20 maggio, per due settimane, l’ex maestra di rammendo dell’azienda aglianese, Marisa Giugni (pensionata) è stata volontaria in Burkina Faso, per insegnare l’arte del rammendo alle tessitrici che ancora producono stoffe con i telai a mano. Marisa è alla seconda missione; la prima è del 2014 nella capitale, Ouagadougou. «Percepisco solo un rimborso spese di viaggio e soggiorno» ha spiegato Marisa Giugni. «Presto la mia opera volontaria per aiutare queste popolazioni a risolvere i problemi legati alla tessitura. Ci sono piccoli atelier con telai a mano, come quelli che avevamo da noi alla fine del 1800. Tingono ancora le stoffe nelle bacinelle, oppure dentro buche scavate in terra. L’acqua scarseggia. Per tessere una trentina di metri di stoffa impiegano anche un mese, lavorando dall’alba al tramonto. Senza nozioni di rammendo dovrebbero gettare via metri di tessuto difettoso. Lo scopo è dare a queste popolazioni l’opportunità di crearsi un lavoro e vivere nel loro Paese». Il Gruppo Vichi Focus di Agliana, attivo da oltre quarant’anni, è tra le aziende leader del controllo qualità e rammendo tessuti. Nonostante la crisi del tessile, che ha imposto una riorganizzazione aziendale nel 2013-2014, cura molto la formazione del personale, compresa l’alta professionalità del rammendo.
Se n’è andato Vanni Marrassini, il macellaio pescatore. Aveva 75 anni, era molto conosciuto e stimato ed aveva un grande senso dell’amicizia. Iniziando da adolescente l’attività di macellaio, aveva acquisito la conoscenza completa del mestiere, compresa la lavorazione dei salumi. Per circa quarant’anni aveva gestito in proprio una macelleria, con la moglie Angela, nata in una famiglia di commercianti dello stesso settore. Per il lavoro Marrassini nutriva una sorta di devozione, lo svolgeva con alta professionalità, onestà e gentilezza verso i clienti. Produceva salumi secondo la tradizione toscana, fra i quali la mortadella di Prato nella ricetta originale. «La ricetta» ci aveva confidato Vanni «mi era stata tramandata direttamente da Antonio Gori, figlio di Donatello, di Galciana (Prato)». In parallelo si dedicava alla passione per la pesca, che nel tempo libero amava praticare soprattutto in mare, ma anche nei laghi e nei fiumi. Una passione alla quale si è dedicato fino all’ultimo. Ha sfidato con grande forza la grave malattia che l’aveva colpito. Si è spento nella sua casa di S.Michele, amorevolmente circondato e accudito dalla sua numerosa famiglia. Era padre di sei figli ai quali aveva trasmesso i valori della famiglia e dell’unità. Una persona schietta, sincera e anche autorevole. Innumerevoli gli attestati di vicinanza ai figli, alla moglie e ai fratelli di Marrassini.
All’Itse Aldo Capitini di Agliana è nata “Que tour”, associazione cooperativa scolastica. Un progetto didattico per educare alla gestione economica di una cooperativa e facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. E’ la quarta Acs in provincia di Pistoia, nell’ambito del progetto “Toscana 2020: il rinascimento della cooperazione”, promosso da Confcooperative Toscana e dalla Federazione toscana delle Banche di credito cooperativo. I fondatori sono gli studenti della classe terza F indirizzo turistico, dopo mesi di intenso lavoro sotto la guida delle insegnanti Tiziana Biagini e Martina Sforzi; preziosa la collaborazione di Confcooperative Pistoia con l’affiancamento di un tutor esperto e interventi formativi sul credito del vice presidente vicario della Bcc di Vignole e Montagna pistoiese, Franco Benesperi. Il 26 maggio, la costituzione ufficiale: lettura dello statuto e dell’atto costitutivo, sottoscrizione dei documenti e assegnazione delle cariche. «Questo progetto» spiega Benedetta Tesi, tutor della cooperativa Gemma di Quarrata, «permette di sperimentare fin dalla scuola forme di imprenditorialità che potranno accompagnare in un progetto di vita, oltre ad un percorso per acquisire competenze che ha alla base principi fondanti, come l’organizzazione democratica e cooperativa». «La classe» riferiscono le insegnanti Biagini e Sforzi «ha risposto molto positivamente. E’ stato un cammino di crescita nei valori della solidarietà e della collaborazione che ha stimolato la creatività cooperativa fra i ragazzi e li ha messi in contatto con realtà imprenditoriali locali che fanno di questi valori il punto di forza del loro agire professionale». Gli obiettivi di “Que tour” sono l’autofinanziamento per gite e visite guidate, sostegno all’attività della scuola, tramite un programma che consenta di fornire un servizio e sperimentare sul campo il lavoro al quale gli studenti si preparano.