di Piera Salvi
giugno 2023
C’è un pianetino che porta il suo nome, si chiama SuciAlberto. L’astronomia era la sua grande passione e si era impegnato tantissimo per offrire alla comunità aglianese, e non solo, tante opportunità per scoprire i fenomeni celesti, imparare a riconoscere le stelle, le costellazioni e i pianeti. Era riuscito a portare in piazza Gramsci ad Agliana la celebre astrofisica Margherita Hack: la storica data è il 3 luglio 1996 (foto in questo articolo).
L’astrofilo Alberto Suci si è spento a 86 anni, il 25 maggio scorso, a Pergola in provincia di Pesaro Urbino. Aveva sempre vissuto ad Agliana ma negli ultimi anni si era trasferito nel comune marchigiano dove si è conclusa la sua vita. Suci era un ex impiegato delle Ferrovie con la grande passione per l’astronomia e la gnomonica in particolare. Dal 1993, per una decina di anni era stato l’operatore guida del laboratorio comunale di astronomia di Agliana promosso, con altri laboratori, dall’assessorato alla cultura all’epoca guidato da Cinzia Salvini. L’attività era rivolta agli iscritti, con momenti di apertura a tutta la comunità. Venivano organizzate conferenze, mostre di astrofotografia, osservazioni del cielo al parco Pertini, sulla collina tra Montale e l’Acquerino e perfino all’osservatorio di Arcetri, nonché osservazioni del sole in piazza Gramsci e in centro a Pistoia. Suci favoriva gli scambi con altri gruppi astrofili della zona e gli incontri nelle scuole. Tra gli iscritti al laboratorio c’era Niccolò Bucciantini, allora adolescente e oggi astrofisico all’osservatorio di Arcetri e docente all’Università di Firenze, dopo avere svolto progetti di ricerca negli Usa e in Svezia e tenuto conferenze in tutto il mondo.
«Suci era attento e disponibilissimo» ricorda Bucciantini «lo ritengo il mio primo mentore. Ho cominciato a conoscere le meridiane con lui. Mi ha fatto appassionare e rispondeva alle passioni degli altri». Fabrizio Marchetti, presidente de L’Osservatorio, associazione scientifica Valbisenzio, arrivò al laboratorio di astronomia di Agliana dall’associazione Quasar di Prato. «Quando Suci lasciò la guida del laboratorio, pur continuando a restare attivo» ricorda Marchetti, «per alcuni anni l’ho guidato con Niccolò Bucciantini, poi da solo fino al 2011. Suci era un uomo di notevole cultura e molto pignolo in quello che faceva. Lo ricordo con grande affetto. Una sua aspirazione era realizzare nel parco Pertini un’area dedicata all’astronomia». «Alberto metteva tanto tempo, passione, devozione, nel laboratorio» ricorda l’ex assessore Cinzia Salvini.
Nell’impegno per valorizzare gli orologi solari ricordiamo un censimento delle meridiane della zona e la riattivazione della meridiana sulla facciata del vecchio municipio di Agliana. Aveva collaborato con lo scultore e restauratore Giuseppe Gavazzi: tra le meridiane realizzate insieme quella sulla casa della famiglia Suci e il restauro di quella sulla facciata laterale della chiesa di San Michele, con gnomone realizzato da Luciano Fabbri.