di Marco Bagnoli
febbraio 2013
Gli storici ritengono con una buona approssimazione che il nostro territorio, nei tempi antichi, sia stato visitato dalle popolazioni straniere provenienti dalle regioni del nord: sono poche le tracce di elementi germanici, eppure proprio presso Agliana dovette stazionare una colonia di Alamanni, come ci racconta la località Alamannesco, da cui Ommannesco, fra la Salcetana e la Brana, o forse da Ausmans, goto. Allo stesso modo sia Terra Bethinga che Terra Loteringa e Terra Gerardinga sono denominazioni longobarde di località del territorio aglianese.
Anche il toponimo Ronco – dal tardo latino runcare, tagliare e dissodare un bosco, e da qui roncola – tutt’ora presente, è una memoria del tempo in cui i Longobardi tagliarono parte del bosco allora esistente – silva –per destinarlo alle colture agricole. Se andiamo a scartabellare nel Dizionario geografico fisico storico della Toscana, pubblicato dal Repetti a metà del XIX secolo, ci troviamo alle prese non con uno, ma con ben quattro diverse località del territorio di Pistoja denominate appunto Ronco: quello di Lamporecchio, quello sul Vincio, quello di Piazzanese e quello di Pacciana, “nella Valle dell’Ombrone pistoiese. Cotesto Ronco venne specialmente indicato da un istrumento del 23 marzo 1154, in cui si tratta di una donazione fatta alla Badia di Pacciana di beni che i donatarj possedevano in Ronco de Pacciana, mentre in altro istrumento del novembre 1150 si nomina il Ronco nuovo di Pacciana”.