Il Torneo dei Rioni

Il Torneo dei Rioni

di Piera Salvi.  Foto: Adriano Tesi

agosto 2012

 

Un risultato oltre le più rosee aspettative per il “Torneo dei rioni”, rilanciato ad Agliana dopo 27 anni su iniziativa di tre giovani: Andrea Camiscia, Riccardo Vannucci e Luca Benesperi. <<La media di presenze allo stadio è stata di 500 spettatori a partita, ma ci sono state punte di oltre 1.500 spettatori paganti>> riferisce Luca Benesperi, presidente del comitato organizzatore. Modico il costo dei biglietti: 2 euro; 3 euro solo per la finale giocata tra Mercato e Niccolao e vinta da quest’ultimo ai rigori. <<Siamo riusciti a far ripartire la manifestazione dopo 27 anni e ringrazio per il sostegno Andrea Camiscia, Riccardo Vannucci, l’assessore allo sport del comune di Agliana, Fabrizio Magazzini, i rappresentanti di tutti i rioni e Antonio Papi presidente dell’Agisport>>, aggiunge Luca Benesperi. I rioni in gara nell’edizione 2012 erano sei: Mercato, Ponte ai Tigli, Niccolao, Vacchereccia, Spedalino e Ferruccia. La prima edizione, del 1976, prese il via con otto rioni: Niccolao, Vacchereccia, Spedalino, Mercato, Tigli, Due Botteghe, Polesine, Harlem. L’anno successivo si aggiunsero Ferruccia e Ponte alla Trave. L’ultima edizione, da quanto riferisce Pasqualino Ermini (che ha conservato tutti i cimeli), risale al 1985. Felicissimo per il rilancio del torneo rionale, Romano Barocelli ex commerciante aglianese, 82enne (molto conosciuto come Mandarino) che fu tra i promotori della prima edizione, all’epoca “Palio Fiera aglianese”, insieme a due amici che oggi non ci sono più: Rodolfo Bonacchi, grande calciatore aglianese che aveva giocato anche in serie A e nella nazionale e Fiorello Franchi, grande formatore di squadre giovanili a cui è dedicato un campo sportivo aglianese.

Ma come prese vita il primo “Palio dei rioni”?
<<Dalle nostre chiacchierate serali nella “Pizzeria Gina”>> racconta Romano Baroncelli , <<poi cominciammo a riunirci al circolo Rinascita per organizzarci. Tra le prime persone che ne presero parte ricordo anche Gino Alteri, che fu molto prezioso per curare tutta la parte organizzativa e Antonio Cecchi, che chiamavano Bettaroni, anche loro scomparsi. Inoltre Guido Salvi, Nino Ricotta e altri. Ci furono tante difficoltà per partire>>.
Per esempio? <<La divisione dei confini>> ricorda Baroncelli. <<Allora ogni rione aveva come punto di riferimento un bar. Facevamo riunioni fino a notte per stabilire i confini e spesso al mattino, le carte cambiavano. E poi c’era la contesa per l’assegnazione dei giocatori: veniva spulciato il numero civico dei vari giocatori per stabilire a quale rione appartenevano. Però c’era tanta passione, tanto folclore, belle sfilate. Dopo qualche anno io mi tirai indietro per ragioni di lavoro. Le riunioni andavano avanti fino a notte, facevo l’ambulante, dovevo alzarmi alle 5 del mattino e non potevo proprio continuare. Mi fa piacere ricordare i vecchi promotori ma voglio anche ringraziare chi è riuscito a rilanciare il torneo>>. Se pensate che nel terzo millennio le questioni dei confini siano superate, vi sbagliate. Ecco cosa risponde Luca Benesperi quando gli chiediamo:le maggiori difficoltà per far ripartire il torneo? <<La divisione del territorio. Non c’è una mappa per la suddivisione delle frazioni e neppure della vecchia divisione nei precedenti tornei dei rioni. Ci sono stati di aiuto i parroci, indicandoci i confini delle parrocchie. Ma i confini delle frazioni si sanno per consuetudine, non esiste una carta. Comunque tutti i presidenti dei rioni hanno dimostrato senso di responsabilità, sapendo fare anche qualche passo indietro. Si sono riaccese anche vecchie rivalità di campanile, con slogan anche irriverenti, ma nei limiti della sportività. La nostra grande soddisfazione è dovuta al risveglio di Agliana, al clima frizzante che si è ricreato, con caroselli e feste rionali>>.

Circa 17.000 euro di entrate il consuntivo a chiusura del torneo, cifra che, tolte le spese, è stata destinata in beneficenza tra varie associazioni aglianesi: 3.000 euro all’associazione “PortAperta”, e 1.000 euro a testa a “Gianluca Melani onlus”, “Insieme”, “Misericordia di Agliana” e “Protezione civile di Agliana”. In più, altre 1.000 euro alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna. Infine, 1.200 euro ad ognuno dei sei rioni, per fronteggiare le spese sostenute e per le spese future, poiché la macchina per il prossimo torneo sta già scaldando i motori. <<Da sottolineare>> precisa Luca Benesperi <<che il torneo 2012 è stato quasi a costo zero. I premi sono stati riciclati , rispolverando e personalizzando vecchi trofei e coppe che nel tempo le varie società avevano donato al Comune. Il trofeo in marmo di Carrara è nuovo , ma di anno in anno passerà al vincitore. Nel 2013 la manifestazione sarà ricca di sorprese perché coincide con il centenario del comune di Agliana e il novantesimo della fondazione dell’Aglianese>>.

Foto sopra. Gli stendardi delle prime due edizioni, conservati da Pasquale Ermini.

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