di Marco Bagnoli
settembre 2018
Ivo nasce a Gavorrano nel 1954 ed è quindi un maremmano doc, ma negli anni Sessanta si è già trasferito con la famiglia qua ad Agliana. Nel corso del servizio militare fa la prima conoscenza delle arti marziali grazie ad un commilitone che praticava un po’ di Karate. Nel 1976, di ritorno dalla naja, Ivo è già in palestra per vedere di approfondire un po’ la faccenda – una faccenda a prima vista singolare per uno come lui, dall’indole così ribelle e poco adatta alla disciplina di una pratica sportiva di quel genere. Il suo primo Maestro, di Firenze, si chiamava Pierluigi Campolmi. L’anno seguente è la volta del Tai chi chuan, una disciplina che richiama il massimo raggiungimento spirituale unito alla pratica e alla gestione dell’energia; sono previsti movimenti lenti, ideali per tutte le articolazioni e soprattutto adatte a tutte le età. Nel 1982 consegue la cintura nera di primo dan col Maestro Murakami Tetsugi, mentre dal 1987 fino ad oggi sarà allievo del Maestro Atsuo Hiruma, il cui motto era “se non sai sorridere non sai combattere”. Nel 1990 Ivo si misura quindi col Ju Jitsu, “l’arte della cedevolezza” e nel novembre del 1983 inizia a sua volta a insegnare, a Prato, assieme al Maestro Alberto Bonistalli di Pistoia, recentemente scomparso.
Di lì a poco, nel 1984, Ivo inizierà una parte importante delle sue arti marziali, quella dell’insegnamento gratuito presso varie scuole del circondario. Comincia presso le scuole di via Livorno di Agliana, per poi aggiungervi quelle di Spedalino, San Michele, l’istituto tecnico Capitini e il Datini di Prato. Ivo è contento di sottolineare gli elementi essenziali di una qualsiasi delle arti marziali da lui insegnate: il rispetto delle persone, l’educazione e la responsabilizzazione dell’individuo. Strettamente collegata alla materia delle arti marziali c’è la questione della legittima difesa, dal momento che tutte le discipline marziali possono essere impiegate a tale scopo – in particolare il Ju jitsu world e quello brasiliano.
Le tre regole base dell’autodifesa sono innanzitutto il rispetto della persona che si ha di fronte; quindi la possibilità di fuggire via dalla situazione di un possibile scontro; infine bisogna attaccare per primi. Come dire che l’arte marziale serve proprio per non doversene servire. Accanto alla sua attività legata alle discipline orientali, Ivo è stato fino a poco tempo fa anche attivo per quello che riguarda il campo delle palestre, avendone fondate, dirette e condotte diverse nel corso degli anni. Si va dalla Zen enjoy quando ancora si trovava in via Boccardi nel 1987 alla Forma in di Sesto Fiorentino nel ’94, poi diventata Millennium e tuttora in attività. Nel 2003 è la volta della Dinamic center a Quarrata e nel 2004, di nuovo alla Zen enjoy, stavolta in via Giordano Bruno, fino a l 2015 quando abbandona. A questo punto apre la asd Budokan Centro arti marziali qui ad Agliana, dove si insegnano Karate, Judo, Kung fu, Aikido, Sanda (la boxe cinese), Tai chi e Ju jitsu. L’età degli allievi va dai quattro ai settantadue anni, mentre la sua attività presso gli istituti scolastici continua come sempre.