di David Colzi
settembre 2022
In questi anni ci è già capitato di parlare dell’associazione Feste rurali di Ferruccia, una realtà molto attiva che dal 1987 promuove le manifestazioni della frazione. é grazie a loro se sono state riproposte negli anni “La festa del Perdono” o “La festa di Sant’Antonio”, i cui articoli potete rileggere sul nostro sito. Adesso siamo andati a conoscerli direttamente, incontrandoli nel loro quartier generale, ovvero il bocciodromo di Ferruccia, per tutti semplicemente “il pallaio”, realizzato dall’associazione e gestito insieme alla squadra “Bocciofila Ferruccia”. Ad illustrarci le varie attività, fra sport, promozione e valorizzazione del territorio, c’è Silvia Banci, una dei consiglieri.
In merito al bocciodromo, Silvia ci dice che venne realizzato nel 2001 in quell’area di via Branaccia che già dall’anno prima il comune di Agliana aveva adibito a giardini pubblici, inserendovi una pista da pattinaggio, un campo da calcetto e qualche gioco per i più piccoli. Si cominciò con la pista per giocare a bocce e poi, passo dopo passo, arrivò la copertura, la cucina sul retro, il riscaldamento, la videosorveglianza e addirittura l’illuminazione per l’esterno, che copre tutta l’area d’intorno. L’associazione ha persino incrementato i giochi del parco. Tutto questo si è potuto realizzare grazie al grande impegno profuso dai volontari in questi anni e ai tanti eventi svolti, come l’ormai celeberrima “bombolonata” del martedì sera che li vede impegnati tutte le estati da oltre vent’anni a sfornare 600 bomboloni al giorno. Nell’estate appena trascorsa è tornata pure “la bisteccata” un appuntamento di fine agosto dove si sono cucinate 110 bistecche da un chilo. Qualche altro provente arriva infine dalla quota associativa annuale dei circa 180 soci.
Come è facile intuire, tutti gli eventi hanno subito una battuta d’arresto a causa del Covid che ha lasciato i suoi strascichi, soprattutto per quanto riguarda le presenze giornaliere al bocciodromo. D’altronde gran parte degli avventori sono senior e in tanti ancora si guardano bene dal fare assembramento. Bisogna infatti considerare che “il pallaio” non è solo un ritrovo per appassionati di sport ma diventa anche un viatico contro la solitudine dei meno giovani, che vanno lì per incontrarsi, magari portando i nipotini a giocare ai giardini. Si pensi che nei periodi pre-Covid vi transitavano in inverno circa ottanta persone al giorno e questo consentiva naturalmente di fare molte attività, tipo manifestazioni per il sociale, o raccolte fondi. Esempio classico era la cena in favore del Centro socio riabilitativo Panta Rei, appuntamento fisso per undici anni. Poi ogni settembre si organizzava un punto ristoro per coloro che partecipavano alla Marcia della giustizia. Comunque ancora oggi gli impegni non mancano, partendo dalla gestione quotidiana del verde pubblico dell’intera area, che l’associazione porta avanti grazie ad una convenzione col Comune. Fra l’altro, fino a pochi anni fa, i volontari del “pallaio” si occupavano persino della raccolta rifiuti, mentre oggi il compito è stato affidato ad ALIA.
Sulla disponibilità dei soci, una menzione speciale la merita Gualtiero “Colombo” Bonacchi, che è un po’ il tuttofare in quanto si occupa ogni mattina di aprire, riordinare e pulire lo stabile, preparando anche la zona bar; insomma è una garanzia per il corretto funzionamento del bocciodromo. Altra persona da citare è Brunero Banci, primo e unico presidente dell’associazione, colonna portante delle Feste rurali.
Un capitolo a parte lo merita infine la “Bocciofila Ferruccia”, cioè la squadra che fa capo al centro; a capitanarla c’è Antonio “Pallino” Todesca. Questa è stata creata una quindicina di anni fa e comprende una decina di sportivi che si dividono fra competizioni in squadra, a coppie o in singola. Nel tempo la bocciofila si è affermata nei tornei toscani come una delle più competitive e vincenti, portando a casa trofei e riconoscimenti di vario tipo, fra campionati ed eventi prestigiosi. Su tutti segnaliamo “Il pallino d’oro”, vinto due volte dallo stesso Antonio. Basta fare un giro nella struttura per vedere tante coppe, maglie appese e ritagli di giornale che stanno lì a ricordare la bravura di questi sportivi. E qui, come nel più classico dei romanzi popolari, scatta anche la rivalità con l’altra bocciofila del paese, situata dentro il Parco Pertini: «Quelli di Agliana» li chiamano gli amici di Ferruccia… come se loro appartenessero ad un altro comune! Comunque le due squadre sono entrambe valide, tanto è vero che spesso si affrontano nelle finali, come è accaduto lo scorso 18 settembre nel Torneo dei campioni di Viareggio che ha visto in cima al podio proprio i ferrucciani a discapito “degli aglianesi”. La squadra iridata (foto in questo articolo con le t-shirt bianche) era composta da: Emanuele Todesca, Franco Allegri, Lino Scarabicchi, Aldo Mucciarelli e Giuseppe Pileggi.
Ora Silvia e compagni guardano al futuro con speranza, cercando di rimettere in moto tutte le attività, senza mai dimenticare gli amici portati via dal Covid nel 2020, che vide a Ferruccia il primo focolaio della nostra provincia. Vanno avanti anche per onorare gli sforzi di coloro che se ne sono andati negli anni e che hanno contribuito a realizzare la struttura, come Gianpaolo “Birinchi” Bonacchi, il fabbro della frazione. Certamente qualche volontario in più farebbe comodo, quindi se siete di zona e avete un po’ di tempo libero da dedicare agli altri, andate a trovarli e conoscerete una bella famiglia di volontari.
Consiglio dell’associazione Feste rurali. Brunero Banci – presidente, Giuseppe Gesualdo – vicepresidente. Consiglieri: Gualtiero Bonacchi, Antonio Todesca, Stefano Collina, Gianfranco Gori, Carmela Giangrande, Annamaria Iacopini e Silvia Banci.