di Piera Salvi
settembre 2020
Le zone di confine che si sentono sempre abbandonate dalle pubbliche amministrazioni. Una storia infinita, che non cambia molto da un territorio all’altro, da una provincia all’altra, probabilmente neppure nelle varie regioni. Strade che di solito necessitano di manutenzioni, dove scarseggia o manca completamente l’illuminazione.
Ci sono strade, come a Casone dei Giacomelli, che segnano il confine: su un lato è territorio aglianese, sull’altro è pistoiese. Per non parlare delle zone soggette ad allagamenti, come quella tra Spedalino e Le Querci. L’acqua si sa, come dicevano un tempo, “fa livello” e non guarda in che comune entra. C’è una competenza sulla manutenzione degli argini, che per i torrenti e fossi più importanti nella nostra area spetta al Consorzio di bonifica Medio Valdarno, ma il primo numero di telefono che i cittadini fanno in caso di emergenze di solito è quello del comune o della protezione civile di uno o dell’altro comune, talvolta, come spesso ci hanno riferito alcuni residenti, senza avere risposte da entrambe le parti.
Tutto questo potrebbe avere presto una soluzione. Le amministrazioni comunali di Agliana e Pistoia, mentre scriviamo, stanno lavorando a redigere un protocollo d’intesa che consenta d’intervenire in accordo per eliminare, o almeno alleviare, i disagi dei cittadini residenti nelle zone di confine. L’idea è venuta all’assessore Maurizio Ciottoli, che ha le deleghe a lavori pubblici, protezione civile e rischio idrogeologico nel comune di Agliana. «Un incontro che ho chiesto in estate», riferisce Ciottoli, «e l’amministrazione comunale di Pistoia ha accolto la mia proposta».
Il primo confronto è avvenuto nel municipio di Agliana l’11 settembre. C’erano gli assessori ai lavori pubblici, protezione civile e rischio idrogeologico, Maurizio Ciottoli di Agliana e Alessio Bartolomei di Pistoia, il responsabile dell’ufficio tecnico di Agliana, Giampaolo Pacini, i responsabili della Protezione civile dei due Comuni (Ornella Pellegrineschi per Agliana e Angelo Biagini per Pistoia), nonché il direttore generale del Consorzio di bonifica Medio Valdarno Jacopo Manetti con l’ingegnere Francesco Peragino. Un primo vertice che si è concluso con ottime premesse per redigere un protocollo d’intesa tra le due amministrazioni comunali.
I frequenti allagamenti, degrado, taglio dell’erba, manutenzione delle strade e dei fossi, illuminazione e parcheggi sono stati gli argomenti affrontati. «Questioni», riferisce l’assessore Ciottoli «che spesso i cittadini segnalano al comune di Agliana anche se riguardano l’area di competenza di Pistoia. Da decenni ci sono gli stessi problemi in una zona di pochi chilometri quadrati, ritengo che come amministrazioni comunali ci dobbiamo impegnare insieme, con una progettualità condivisa, per quanto riguarda gli interventi di competenza dei due enti locali». Ciottoli entra anche nel merito delle frequenti inondazioni a causa della fragilità del reticolo minore e, in particolare, del notevole carico d’acqua piovana che grava sui fossi Settola e Acqualunga con i violenti acquazzoni. Come viene ribadito da anni, Settola e Acqualunga ingrossano e esondano a causa del carico d’acqua che arriva da Pistoia. La cassa di laminazione sul Settola (finanziata dalla Regione), i cui lavori sono in corso e che dovrebbero terminare entro la fine dell’anno, è un’opera attesa da tanti anni, prevista per mitigare il rischio idraulico nella zona. Maurizio Ciottoli, però, ritiene opportuna una domanda: la cassa sul Settola sarà sufficiente a mettere in sicurezza l’area o sarà necessario fare anche invasi a monte, in territorio pistoiese? «Da consigliere comunale di opposizione ad Agliana», ricorda, «mi sono sempre interessato alle varie criticità di quest’area di confine. Ora voglio affrontarla da amministratore, trovando soluzioni insieme al comune di Pistoia».
All’incontro preliminare ad Agliana è seguito un altro vertice in Comune a Pistoia il 18 settembre, per dare attuazione all’intesa e stabilire le modalità per concretizzare i vari interventi condivisi. Regimazione idraulica delle zone di confine tra i due Comuni, realizzazione di un parcheggio in località Casone dei Giacomelli, sistemazione dell’illuminazione in alcune strade di confine sarebbero tra i primi obiettivi. All’attenzione anche altri problemi, come la passerella la Ruga a Casone dei Giacomelli e le varie criticità sui torrenti Brana, Ombrone e Bure. L’auspicio per i cittadini è che l’intento reciproco di risolvere problemi che si trascinano da anni diventi presto realtà.