di Sandro Giannessi
giugno 2023
il fegato può essere sede di diverse patologie sia benigne sia oncologiche, queste ultime si dividono in “primitive”, ossia che originano dal fegato stesso e “secondarie”, vale a dire metastasi da tumori insorti in altri organi.
Le neoplasie primitive del fegato sono principalmente l’epatocarcinoma (HCC) – il più comune, che origina dagli epatociti, e il colangiocarcinoma, un tumore delle vie biliari. L’eziologia dell’epatocarcinoma è strettamente correlata ad epatopatie croniche, infezioni da epatite B ed epatite C, cirrosi. Altri fattori di rischio sono il consumo eccessivo di alcol, abitudini che favoriscono il sovrappeso e l’obesità, alterazioni del metabolismo.
Le neoplasie più frequenti che colpiscono il fegato sono però quelle secondarie, ossia metastasi che originano da tumori in altri organi lontani (es. intestino, pancreas, stomaco, mammella etc.). Un sintomo precoce è il dolore persistente nel quadrante destro superiore dell’addome. Possono riscontrarsi perdita di peso e dell’appetito, debolezza, anemia; spesso compaiono l’ittero (il colore giallo della cute) e la colorazione scura delle urine. La diagnosi di cancro al fegato si basa essenzialmente su esami di laboratorio e radiologici: Ecografia, TC e risonanza magnetica sono le indagini strumentali essenziali per valutare l’estensione della neoplasia e determinare l’eventuale possibilità di asportazione chirurgica. E’ molto importante la diagnosi precoce e che i pazienti con patologia cronica del fegato (epatiti, cirrosi) siano seguiti con esami periodici al fine di scoprire un eventuale nodulo nelle fasi iniziali.
I tumori del fegato sono complessi da curare e possono essere affrontati in diversi modi. Per questo è importante che la decisione terapeutica venga presa con un approccio multidisciplinare in centri di provata esperienza, e che il malato sia informato correttamente e sia parte attiva nelle decisioni che lo riguardano: la CHIRURGIA del fegato è certamente una delle opzioni principali! A tal proposito, nell’USL Toscana Centro esiste un percorso dedicato alle neoplasie epatobiliari, in cui i pazienti vengono valutati da un gruppo multidisciplinare costituito da diversi specialisti, come epatologi, chirurghi, oncologi, anestesisti, radiologi, radiologi interventisti, radioterapisti, medici nucleari, endoscopisti, anatomopatologi, infermieri in riunioni dedicate che avvengono a cadenza settimanale. Grazie alla multidisciplinarietà, il caso di ogni singolo paziente può essere gestito in maniera eccellente. I pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico vengono poi centralizzati presso l’Ospedale di Pistoia, che è Centro di riferimento per la Chirurgia epatobiliare. È stato istituito anche un ambulatorio dedicato, cui il paziente viene indirizzato tramite il Medico Curante; è possibile inoltre inviare una mail a: chirurgiaepaticapistoia@gmail.com