di Piera Salvi
«Sono quarratina, proprio nata a Quarrata, perché mia madre mi ha data alla luce in casa». E’ la prima cosa che dice Lisa Bellini, all’inizio della nostra intervista e racconta con gioia questo particolare, con quel sorriso che sempre la caratterizza. Lisa ha frequentato il liceo linguistico a Pistoia, poi si è innamorata della filosofia e si è laureata a Firenze in Storia della logica. Insegna alla scuola secondaria di primo grado Bonaccorso da Montemagno di Quarrata ed è regista e operatrice teatrale nell’associazione Amnio, attiva dal 2007 ad Agliana, che da febbraio 2023 ha trasferito la sede nell’ex polispazio Hellana di via Mazzini, ora Nuovo Maggese.
«La passione per la filosofia» spiega «è nata principalmente dal contatto che ho avuto con i docenti delle superiori. E’ un insegnamento che custodisco. All’epoca non pensavo di fare l’insegnante».
Come sei arrivata al teatro?
«Da appassionata di umanistica, lingua e filosofia. Alla fine delle superiori ho cominciato a seguire corsi di formazione teatrale, sulla voce, sulla messa in scena, dalla drammaturgia alla regia. Tra i miei maestri ci sono Ugo Chiti, Daniela Dolce, Renata Palminiello. Contestualmente alla formazione ho guidato al Ciaf di Agliana percorsi educativi per ragazzi basati sul teatro. Da qui il teatro è diventato per me molto importante».
Come regista hai vinto anche dei premi?
«Nel 2005 ho vinto un festival per giovani registi. Ci veniva assegnato un testo di cui non conoscevamo l’autore. Lo spettacolo si intitolava ‘H’ e venne presentato in anteprima al polispazio Hellana. Nel 2007, con David Spagnesi e altre persone abbiamo fondato l’associazione Amnio».
Qual è il tuo ruolo in Amnio?
«Curo la maggior parte delle regie teatrali con David Spagnesi. Abbiamo fatto un’esperienza importante con ‘Al Chiuso’ scritto da Spagnesi per un laboratorio e che poi ha girato in varie parti d’Italia. Era il periodo in cui l’associazione Amnio gestiva il teatro Moderno di Agliana, appena ristrutturato. Inoltre curo anche dei laboratori. Nei primi anni con il Teatro Giraffa per adolescenti, ora con workshop permanenti per adulti. Quello di quest’anno, intitolato ‘Nel cerchio del giorno’ era aperto a donne e uomini e aveva l’obiettivo di analizzare i vari momenti della giornata che tutti viviamo e che possono rappresentare dei riti. Parte dal lavoro sulle persone, il modo di vivere e di agire. La performance finale è andata in scena il 13 maggio».
Qual è per te il rapporto tra filosofia e teatro?
«La curiosità, la spinta all’attenzione a quello che succede nel mondo, ai particolari che diventano importanti. Nella mia attività a scuola c’è tanto della Lisa teatrale, in quanto disposizione verso l’ascolto dell’altro, fondamentale nel teatro e nelle relazioni umane».
L’associazione Amnio dal febbraio scorso ha sede all’ex polispazio Hellana, ora Nuovo Maggese. Come va l’attività?
«Molto bene. Ci sono tante persone nuove, segno che c’è un grande desiderio di fare questo tipo di esperienza. Avere riaperto e vedere tanto interesse, anche nei giovani, dimostra che c’è voglia di fare teatro, che equivale a conoscersi, sperimentarsi e mettersi alla prova con voce, corpo e mente».
Se pensi a Lisa Bellini adolescente cosa ti viene in mente?
«Che da spettatrice adolescente volevo stare in prima fila, una posizione più scomoda ma che anche oggi ritengo la più bella per cogliere tutte le sfumature, anche umane, dell’attore in scena».