di Piera Salvi
marzo 2016
Amava la natura, in particolare la montagna, con il marito andava in vacanza in camper. Donna semplice, piena di tenerezza e di affetti, aveva nel cuore la poesia. Una dote ereditata dal padre, Marino Baroncelli, tra i più apprezzati scrittori e poeti aglianesi, morto nel 2001 a 98 anni. Il 29 gennaio scorso, anche la vita di Maria Luisa Baroncelli si è spenta, lasciando un grande vuoto nella sua famiglia e in tutta la comunità aglianese. Aveva 77 anni, faceva parte del “Gruppo poeti aglianesi” e nel 2007 aveva pubblicato una raccolta delle sue poesie, dal titolo “Polvere di Stelle”. Una copertina come un cielo stellato che incornicia la foto dell’autrice, in una bellissima immagine della sua giovinezza, con la serenità e il sorriso che aveva conservato anche con il passare del tempo. Le sue poesie erano legate soprattutto alla natura, all’infanzia, alla sua famiglia, al paese dove era nata, San Niccolò, ma anche ad altri luoghi di Agliana.
Poesie semplici e profonde allo stesso tempo, dove esprimeva i suoi sentimenti: l’amore e il dolore, la gioia per la vita, il rapporto con gli altri, con il tempo che passa, con la morte. La lettura di quei versi, in una chiave semplice e infinitamente umana, ci fa immedesimare e vivere intense emozioni. Era infatti questa la grandezza di Maria Luisa e della sua poesia: la sua esasperata semplicità e la grande capacità comunicativa. Era impossibile non volerle bene. Ha lasciato nel dolore il marito Romano, i figli Susanna e Massimo, tre nipoti e tante altre persone che l’hanno amata e che porteranno sempre nel cuore il suo dolce ricordo. Aveva scritto, in una poesia del 18 febbraio 1991, dal titolo “Quando me ne andrò”: Vivrò nel cuore dei miei cari, di tanto calore a lor dato. Di gioia, d’amore e consigli Vivrò nel cuore dei figli.
La sua gioia di vivere è meravigliosamente impressa nei versi della poesia “Ogni giorno”, del 17 luglio 1997:
Quando al mattino – L’aurora si desta, – il miracolo della vita – si rinnova:- il sorriso più bello – della giornata – da comporre. – Il lavoro mentale – Si accende, – le idee sono chiare, – ha inizio il tran, tran – d’ogni giorno. – Non cerco tesori nascosti, – non aspetto che cada – la manna dal cielo, – non voglio scoprire altri mondi. – Questa è la terra che Amo, – qui voglio restare.
Il 12 giugno del 1999, nella poesia “Al campeggio”, scriveva:
Meraviglioso pianeta – Col tuo stupendo abbigliamento, – quante domande mi pongo – in questo spazio dove tutto si muove – e tutto fa musica – come una vera sinfonia!
