di Piera Salvi. Foto: Gabriele Bellini.
dicembre 2017
Nesti Ilario: quando dall’acquaiolo c’è anche l’enoteca. Proprio così, visitando la storica azienda aglianese Nesti Ilario, nota soprattutto per la fornitura di acqua, abbiamo scoperto che un settore del magazzino è riservato ad una bellissima e prestigiosa enoteca.
L’azienda Nesti Ilario è nata nel 1980, ma la sua storia comincia una trentina di anni prima ed è una donna che ne mette le radici: Fanny Cioni, fondatrice di una piccola ditta per l’imbottigliamento di gassose e nonna degli attuali titolari, Stefano e Andrea Nesti, figli di Ilario, che oggi ha 89 anni ed è in ottima forma. «Anche se non è più in attività ogni giorno viene in ditta a leggere il giornale», racconta Stefano. Negli anni Sessanta l’azienda è Donnini & Nesti e svolge l’attività tipica del cosiddetto acquaiolo, con fornitura di acqua, birre e bibite a privati, negozi e ristoranti. La stessa attività prosegue con la costituzione della Nesti Ilario, ma negli ultimi dieci anni si estende anche ai piccoli grossisti. L’ingresso in azienda dei due figli di Ilario, Stefano e Andrea, ha portato novità e una crescita impetuosa nell’azienda, che in una decina di anni è passata dal milione di euro di fatturato agli attuali due milioni e mezzo. Dalla passione per l’enologia di Andrea (che è sommelier) e dalle nuove esigenze di mercato, nonché grazie alla disponibilità di un edificio più ampio, è stata creata nel magazzino della Nesti Ilario anche un’enoteca con ben 390 etichette di vini, anche prestigiosi. L’azienda fa parte di Adat (consorzio di distributori di bevande e alimentari del Centro nord) che consente di avere un sostegno a livello normativo, sui corsi di formazione e sulle questioni burocratiche, ma anche per affrontare una contrattualizzazione ottimale nel caso di prodotti a marchio. «L’adesione ad Adat» spiega Stefano «consente ai soci di contare su una forza di acquisto maggiore e di stare sempre al passo con i tempi per quanto riguarda la normativa».
La ditta Nesti Ilario rifornisce prevalentemente ristoranti e bar, ma anche aziende e grossisti. «Il 95% della nostra clientela è dell’area Pistoia-Prato, ma anche di Firenze e Lucca» spiega Stefano. «Abbiamo la licenza di vendita al dettaglio, quindi possono rifornirsi da noi anche le famiglie». E come nasce l’enoteca? «In seguito alla maggiore richiesta di vini da parte dei ristoranti, italiani e cinesi» informa ancora Stefano. «E’ notevolmente aumentata l’attenzione alla scelta dei vini e, vista la passione e l’adeguata formazione di mio fratello e la disponibilità di spazio, abbiamo creato questo servizio che va incontro alle nuove esigenze dei ristoratori, per i quali diventerebbe un problema avere trenta etichette da trenta fornitori diversi. Ora siamo in grado di garantire ai clienti un assortimento completo, consegne veloci e puntuali e prezzi concorrenziali. Questo è un settore che sta tirando, il problema è la difficoltà a incassare, anche perché in Italia non siamo tutelati».
