di Piera Salvi
giugno 2017
Il salto in eccellenza dell’Aglianese ci porta a immaginare la gioia che per questa promozione avrebbero provato due pilastri della società neroverde da poco scomparsi: Osvaldo Tesi e Aldo Doni. Il primo si è spento nel novembre 2016 a 92 anni, il secondo nel febbraio scorso a 83 anni. Tesi, da tutti ribattezzato Cianca, ha dedicato la sua vita al gioco del calcio come portiere e poi come allenatore, mentre Doni ha sempre dedicato il suo impegno per l’Aglianese come dirigente. Due vite dedicate al gioco del calcio con un cuore neroverde e un grande amore per la squadra locale.
Osvaldo aveva al suo attivo tre promozioni: una da portiere e due da allenatore. «Cominciò a 14 anni, da portiere nell’Aglianese» ha raccontato la moglie Rita Baldi. «Poi ha fatto l’allenatore, ma fino a 88 anni circa, quando poteva frequentava i campi sportivi di Agliana, anche per vedere i ragazzini giocare». Torello Bartolini, che nel campionato 1962-1963 era nell’Aglianese allenata da Osvaldo che passò dalla seconda alla prima categoria, ci ha ricordato la carriera di Tesi. «Ha giocato nel Prato, nella Pistoiese e nel Palermo, disputando campionati anche in serie B, sempre nel ruolo di portiere. Come allenatore esordì nel Lamporecchio, passando poi al Casalguidi, all’Aglianese ed ad altre squadre dell’area pratese. Per un periodo fu anche direttore sportivo a Poggibonsi, poi venne richiamato ad allenare l’Aglianese, portando i neroverdi in promozione nel 1970-1971». Da portiere, Tesi aveva assaporato la gioia dell’accesso in serie C dell’aglianese nel 1945-1946.
Aldo è stato un pilastro fra i dirigenti della società Aglianese calcio. Aveva veramente un cuore neroverde ed ha dedicato alla società locale tutto il suo impegno. «Entrò fra i dirigenti dell’Aglianese quando era appena sedicenne» ha raccontato il figlio Gianni, ex giocatore neroverde e da due anni presidente dell’Aglianese. «Vi è sempre rimasto fino a diventare vice presidente e poi presidente negli anni Ottanta. Nei primi anni Duemila, con l’Aglianese in serie C, venne nominato presidente onorario. Finché ha potuto – ha riferito il figlio – ha seguito l’Aglianese, nelle partite in casa e in trasferta. Ha frequentato lo stadio fino all’ottobre 2016».