di Serena Michelozzi
dicembre 2024
Paolo Romondia, aglianese classe ’85, cintura marrone di Brazilian jiu-jitsu, è riuscito in una grande impresa: vincere una medaglia di bronzo al World Master IBJJF tenutosi a Las Vegas (Master 2).
«La mia passione per il Brazilian Jiu-Jitsu nasce nel 2016. Prima di questa disciplina ho praticato per un po’ di anni la Boxe, ma una volta indossato il Kimono (GI) è stato amore a prima vista con il BJJ. Nel Jiu-Jitsu ho trovato la mia massima espressione. Il Jiu-Jitsu, nonostante si tratti di lotta, di combattimento puro, dove l’obiettivo primario è costringere alla resa l’altro tramite tecniche di strangolamento e leve articolari, è in realtà una disciplina estremamente strategica e riflessiva. Fin dall’inizio ho trovato una bella dimensione nelle competizioni, dove si combatte anche nella stessa giornata 4 o 5 volte. La gestione emotiva di quest’ultime non è semplice, anzi direi che è fondamentale per trovare un equilibrio ed un controllo del “se”, e riuscire a combattere lucidamente» ci spiega Romondia, che ha partecipato più volte ai campionati italiani con ottimi risultati nonché a campionati europei fino al mondiale a Las Vegas.
Dietro il successo riportato al mondiale c’è stato il duro lavoro svolto con l’allenatore Alberto Tesi in palestra, precisamente alla Fight Gym Pistoia, facente parte del team Rio Grappling Club.
«Al di là del mero risultato sportivo, quello che mi sto godendo a pieno è proprio il percorso, fatto di alti e bassi, sacrifici giganteschi e gioie infinite. Mi auguro di potermi continuare ad allenare ancora a pieno ritmo e riuscire un giorno a poter dare agli altri quello che questa esperienza ha dato a me, cambiando la mia vita radicalmente: questo sport mi ha reso più paziente, riflessivo, sicuro di me, ma soprattutto più consapevole dei miei limiti, aiutandomi ad accettarli e di conseguenza a superarli» conclude il nostro campione.