di Piera Salvi
marzo 2014
Uno spettacolo che si replica da anni, ma ai protagonisti non piace proprio, anzi sono molto preoccupati e arrabbiati. Si tratta di tanti aglianesi che si ritrovano i garage allagati ogni volta che piove. Sono i tanti aglianesi che con il maltempo passano notti insonni e giornate in ansia, con la paura di tracimazione o rottura degli argini dei torrenti (Ombrone, Brana, Bure, Calice), oppure di una nuova falla che si apre nello scolmatore del fosso Settola. Sono i cittadini che subiscono continui disagi quando le strade diventano impraticabili per i frequenti allagamenti: nella zona industriale di Spedalino e area limitrofa nelle vie Terracini, Calamandrei, Palaia, Galcigliana, Mosino. A San Michele i sottopassi delle vie Ferrucci e Lungo Calice, a Ferruccia la via Ponte dei Baldi. Nel 2013 in sette mesi ad Agliana ci sono state due alluvioni (a marzo causa della Brana, a ottobre esondazioni per Bure, Brana e Calice), nei primi 40 giorni del 2014 già si registrano diversi allagamenti in varie zone per il collasso dei fossi minori.
Cosa sta succedendo al territorio aglianese? Tornerà ad essere una palude? La trasformazione del territorio negli ultimi decenni è sotto gli occhi di tutti. Notevole sviluppo urbanistico, sia per costruzioni di civili abitazioni che di insediamenti produttivi. E molti garage sono stati costruiti seminterrati, anche in zone storicamente soggette ad alluvioni. Lo sviluppo del vivaismo ha dato un forte impulso all’economia, ma ettari di terreni sono stati rialzati e spesso anche impermeabilizzati. Se a questo aggiungiamo l’assenza, o quasi, di manutenzione di fossi e torrenti e le bombe d’acqua, ecco il risultato. Argini colabrodo che vengono ripristinati con interventi di somma urgenza oppure restano per anni coperti da teloni di nylon. E ogni volta che piove si scopre un nuovo smottamento. La situazione è molto preoccupante. Il rischio idrogeologico del territorio aglianese è ormai un’emergenza continua. Per mettere in sicurezza l’intero territorio aglianese servirebbero 17 milioni di euro. Ma gli stanziamenti certi per il 2014 al momento sono di appena 850.000 euro per l’argine destro della Brana (da Bocca di Calice fino a 300 metri a monte del Ponte di Berlicche) e 235.000 per un intervento sull’Ombrone a Castel dei Bucci.
Il comune di Agliana sta studiano soluzioni, insieme al comune di Pistoia, per la regimazione del Settola e per realizzare casse d’espansione a monte. La gravità della situazione dei torrenti è stata posta all’attenzione del presidente della Regione, Enrico Rossi, durante la sua visita ad Agliana il 14 febbraio scorso. L’auspicio è che arrivino finanziamenti e progetti, e che il cielo ci aiuti!