di Piera Salvi
marzo 2022
Quest’anno è stato assegnato a Debora Bonacchi il premio “Donne d’Agliana”, istituito tre anni fa dall’amministrazione comunale. E’ il riconoscimento «dell’amore per la lettura e la scrittura che Debora transfonde con passione e gentilezza, nel suo lavoro quotidiano in biblioteca». Questa la motivazione. La premiazione si è tenuta l’8 marzo, nel foyer del teatro Moderno, durante le iniziative per la Festa internazionale della donna ed è stata seguita dalla presentazione del libro “C’erano donne” della scrittrice aglianese Dunia Sardi. A premiare Debora c’erano il sindaco Luca Benesperi e gli assessori Giulia Fondi e Greta Avvanzo che hanno rilevato il costante impegno e la passione di Bonacchi nella biblioteca comunale Angela Marcesini.
«Sono emozionata» ha detto Debora. «Sono entrata in biblioteca nel 1996 come volontaria, ho proseguito con una borsa lavoro e poi sono stata assunta. Dopo l’incidente il lavoro ha avuto una parte fondamentale nel mio ritorno alla vita, per questo ci metto il cuore». La storia di Debora Bonacchi in passato ha catturato l’attenzione nazionale di riviste, quotidiani e trasmissioni televisive perché è straordinaria. E’ stata sei mesi di coma a causa di un grave incidente stradale. Aveva 15 anni, era una sera d’ottobre, nel 1985, lei tornava a casa in motorino dopo una serata in discoteca. Dopo il risveglio dal coma, Debora si è rimessa a studiare, si è impegnata in biblioteca e nel 2002 è stata assunta, ha ottenuto la patente di guida, è diventata mamma.
Nel 2007 ha pubblicato il libro autobiografico “Il sogno, il silenzio, la nascita” dove racconta i tanti momenti difficili che ha superato, il sostegno della sua famiglia, il lungo percorso di riabilitazione, la scoperta del grande valore delle piccole cose. Un libro che è stato anche base di progetti scolastici per sensibilizzare i giovani e gli adolescenti al valore della vita, non solo a livello locale ma fino alle province di Siena e Livorno. Debora è l’anima della biblioteca aglianese da più di venti anni, nonostante la sede provvisoria dal 2015 e due anni di pandemia. Con questo premio la giunta lancia anche un messaggio per dare a breve una nuova sede alla biblioteca.