Profumeria Micozzi – 45 anni di attività

Profumeria Micozzi – 45 anni di attività

di David Colzi

giugno 2020

Questa attività storica comincia la sua avventura nel 1975 grazie a Enrico Micozzi, che inizialmente si proponeva solo come venditore all’ingrosso di prodotti per parrucchieri ed estetiste. L’idea di mettersi in proprio in quel settore, gli venne dopo aver maturato anni di esperienza come rappresentante diretto per marchi cosmetici prestigiosi, come Helen Curtis e L’Oréal Paris. L’ampliamento della ditta, con la vendita al dettaglio, arrivò nel 1990 con l’apertura del negozio in via della Libertà, dove si trova ancora oggi, che permise l’entrata in azienda della figlia Silvia. 

La scelta di aprire al pubblico fu quasi obbligata, per soddisfare tutta quella clientela che chiedeva al signor Micozzi di poter acquistare direttamente da lui. Da allora, i volti del negozio divennero Silvia e la mamma Lucia Baroni. Nel punto vendita, ieri come oggi, oltre ai prodotti per i professionisti, si trova il reparto profumeria, divenuto un riferimento per tanti aglianesi. Enrico invece ha continuato a dedicarsi al settore ingrosso e dal 1998 è stato affiancato da Valerio Torracchi, marito di Silvia. La famiglia riunita ha lavorato assieme fino a pochi anni fa, quando il signor Micozzi e sua moglie sono andati in pensione, lasciando Silvia in negozio e Valerio alle consegne e al magazzino. Riguardo l’ingrosso, Valerio ci dice che in questi primi 45 anni di attività, il caleidoscopio dei clienti si è ampliato e soprattutto variegato, comprendendo attualmente non solo parrucchieri e estetisti, ma anche i professionisti che lavorano nei centri benessere, nelle Spa, e più in generale in tutte quelle attività che si occupano del benessere della persona.

Silvia invece ci spiega che la profumeria in via della Libertà, è il classico negozio di paese, dove la gente non entra per gli acquisti mordi e fuggi, ma si ferma per fare due chiacchiere, avere un consiglio, o semplicemente per sincerarsi su come stanno Enrico e Lucia da pensionati. 

Tutto questo però ha subito una brusca interruzione durante la quarantena causata dal Covid 19, sebbene il negozio sia rimasto sempre aperto, perché facente parte di quelle categorie autorizzate dal Governo. In quel periodo infatti, Silvia e Valerio, quest’ultimo per l’occasione fisso dietro il bancone, sono stati costretti, come tutti, a regolare l’accesso, far rispettare la fila e cercare di dedicare un pochino di tempo a ciascuno senza eccedere; un’impresa non facile, anche perché spesso le clienti erano un po’ smarrite, fra tinture per capelli da fare a casa e prodotti che normalmente venivano maneggiati dagli estetisti. C’erano addirittura signore che arrivavano al bancone avendo al telefono il proprio parrucchiere di fiducia, per spiegare quale numero di colore serviva per la loro chioma. «Spesso erano proprio le parrucchiere nostre clienti, che ci mandavano le signore per dargli i prodotti giusti,» dice Valerio «e questo è stato un bell’attestato di stima e fiducia». «Un grazie anche ai nostri clienti uomini e donne, che in quei giorni hanno avuto tanta pazienza e sono stati molto disciplinati» dice Silvia, che aggiunge: «noi abbiamo sempre avuto tante persone fuori dalla porta, anche perché qui non sono mai mancati in vendita i guanti».

Inoltre quei giorni, la Profumeria Micozzi, in via del tutto eccezionale, ha effettuato consegne a domicilio per coloro che non potevano muoversi di casa o che, più semplicemente, temevano di venire a contatto col virus. Un altro momento cruciale e del tutto nuovo, è stato quando, finita la quarantena, hanno riaperto parrucchieri ed estetisti, i quali si sono dovuti improvvisamente districare fra sanificazioni, dispositivi di sicurezza e prodotti monouso; anche in quel caso Silvia e Valerio gli hanno aiutati in tutti i modi possibili, offrendo non solo il materiale, ma anche la consulenza sulle normative che spesso cambiavano dalla mattina alla sera. Adesso, nella cosiddetta “fase 3”, le cose stanno prendendo un ritmo quasi normale, anche se, come ci spiegano i nostri coniugi, è ancora difficile reperire i prodotti dall’estero.

Una curiosità: ma gli uomini vengono da voi in negozio, oppure mandano avanti le mogli o le compagne? «Vengono e spesso sono molto più attenti, precisi e costanti nell’usare i prodotti che tante donne…» afferma sorridendo Silvia. «E non mi riferisco solo ai giovani, perché abbiamo tanti signori di mezz’età che si servono nel nostro punto vendita». Questo, battute a parte, è molto importante, perché oggi giorno avere una clientela privata trasversale non è poca cosa, e soprattutto essere scelti dai cosiddetti “Millennials” è difficile, visto che tanti di loro comprano sul web, magari andando prima a provare il prodotto in negozio. «Comunque capitano anche qui persone che hanno acquistato su internet oggetti elettronici come fornellini per unghie o piastre per capelli, e poi chiedono a noi come si fa a farli funzionare, perché magari non ci sono le istruzioni in italiano, oppure perché mancano alcuni accessori» conclude Silvia. «In quei casi diventa difficile dare indicazioni su prodotti che non vendiamo direttamente e di cui non possiamo verificarne la qualità».

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