Renato Risaliti

Renato Risaliti

di Piera Salvi

settembre 2020

Alle 4:30 del mattino di mercoledì 16 settembre, si è spento, nella sua casa a Pistoia, il professor Renato Risaliti. Ha accusato un malore e, purtroppo, sono stati vani i tentativi di rianimarlo a cura dei soccorritori, inviati dal 118. La cultura ha perso un pilastro, non solo a livello locale ma internazionale. 

Renato Risaliti era nato ad Agliana, il 20 maggio 1935, nella frazione di San Michele. Si era diplomato all’istituto Pacini di Pistoia. A 21 anni volò in Russia, dove soggiornò per diversi anni, studiando all’Università statale di Mosca, dove si laureò in storia Moderna e collaborò come speaker per Radio Mosca. Rientrato in Italia, si laurea in lingua, letteratura e istituzioni giuridiche dell’Europa Orientale all’Università di Napoli. Dopo un breve periodo di insegnamento nelle scuole medie di Pistoia, Pescia e San Marcello, inizia la carriera universitaria, prima con un incarico a Pisa come docente di lingua e letteratura russa e poi a Firenze, dove insegna storia dell’Europa Orientale, fino alla pensione. La vita del professor Risaliti è stata intensa, dedita alle ricerche storiche non solo a livello locale e nazionale, ma anche internazionale, dalla Russia all’America latina, ai Paesi orientali. Da giovane aveva collaborato con il quotidiano L’Unità, come corrispondente da Pistoia, ma per molti anni ha dato un fondamentale contributo alle pagine culturali de La Nazione, inviando numerosi articoli anche alla redazione di Pistoia. Era uno scrittore instancabile e vanta oltre mille pubblicazioni. E’ stato attivissimo fino alla fine della sua vita. Negli ultimi sei mesi ha lavorato ad una raccolta di ben sei volumi su argomenti vari. L’ultimo, dedicato ad una importante ricerca storico scientifica su Lev Mecnikov, genio russo che aveva viaggiato in quasi tutti i paesi del mondo, annotando usi, costumi, questioni politiche, economiche e territoriali. Mecnikov era stato anche in Toscana, tra Firenze e Siena. 

L’attività di Risaliti nella politica aglianese iniziò il 22 novembre 1964, quando venne eletto consigliere comunale, poi fu assessore e fu lui a dare un forte impulso per istituire la biblioteca comunale. Fu sindaco di Agliana dal 1975 al 1980, dando un fondamentale contributo non solo alla vita culturale ma anche allo sviluppo dei servizi sul territorio. Successivamente ricoprì l’incarico di assessore provinciale. Giuliano Melani, che è stato assessore con Risaliti dal 1970 al 1975, nella giunta guidata dal sindaco Dante Giuntoli, ricorda: «In quel mandato fu dato un forte impulso alla cultura e allo sport e presero il via le iniziative del Giugno aglianese». Risaliti è sempre rimasto molto legato ad Agliana, era sempre disponibile a collaborare a convegni e ricerche storiche e si riuniva spesso con i nipoti aglianesi.

Fra i numerosi ricordi e attestati di cordoglio, quelli del sindaco di Agliana Luca Benesperi, dell’ex sindaco Marco Giunti, l’Istituto storico della Resistenza di cui era socio, il circolo Prc di Agliana, il sociologo Arnaldo Nesti, il giornalista Cesare Sartori, la scrittrice Dunia Sardi, che rievoca un episodio semplice ma significativo di quando lei era centralinista nel municipio aglianese. «Era una mattina, negli anni ’70», ricorda Dunia Sardi, «il giorno prima si erano accesi i lampioni nelle strade del paese, fino ad allora al buio. Mi domandasti come era stato accolto l’arrivo dell’illuminazione. Risposi che la gente si chiamava ad alta voce da una porta all’altra, la strada era illuminata quasi a giorno, i bambini correvano verso i giardini, c’era perfino chi ballava nella strada. Rispondesti con un lieve cenno del capo e i tuoi occhi brillarono. Non c’erano i social allora e per capire la comunità si doveva ascoltare. Furono molti i bisogni che i cittadini ti raccontarono e decidesti di realizzare tante opere e servizi».

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