di Giacomo Bini
giugno 2018
Nel 1998, appena andato in pensione dal suo lavoro di dipendente comunale, Riccardo Marini comprò un biglietto di sola andata per l’isola Margarita in Venezuela. A spingerlo a rompere i ponti con l’Italia e a stabilirsi era stato un doppio colpo di fulmine, quello per uno dei più incantevoli tra i paradisi caraibici e soprattutto quello per una donna di cui si era innamorato e che diventerà sua moglie. Una storia d’amore, semplice e intensa, che dura tutt’ora.
Prima di allora Riccardo non aveva viaggiato molto, era legato alle sue radici aglianesi e montalesi, ma la vacanza in Venezuela al seguito di alcuni amici gli cambiò la vita. Decise che quelle spiagge bagnate dall’Oceano e benedette da un clima straordinario sarebbero state la sua casa e vi avrebbe vissuto con la donna della sua vita. Detto e fatto, ottenuta la pensione, Riccardo andò in un’agenzia di viaggio e prenotò l’aereo. «Sul momento fare il biglietto di sola andata mi fece un po’ effetto» racconta Riccardo «ma ero convinto che quella sarebbe stata la mia nuova vita». Nell’isola di Margarita Marini si è sposato ed ha avuto due figli, Alessandro, che ora ha diciotto anni e Samuel, che ne ha quindici.
Riccardo ci racconta la sua storia mentre siamo seduti ad un tavolino del Bar Nazionale, in via Roma ad Agliana, dove è tornato per un paio di mesi a trovare la sorella. Accanto a Riccardo c’è suo figlio Alessandro, che l’ha accompagnato nel viaggio, e l’amico e collega, il geometra Fabio Meoni di Montale, con cui ha diviso per diversi anni la stanza all’ufficio tecnico del Comune montalese. Per Alessandro è la prima volta in Italia e il babbo lo ha portato in giro a vedere alcune città d’arte come Firenze e Torino ma soprattutto lo ha portato in montagna, all’Abetone, a vedere la neve che il giovane non aveva mai visto.
Riccardo descrive il drastico cambiamento che si è verificato in Venezuela da quando lui vi si è trasferito. Attualmente il paese è attraversato da gravissime difficoltà economiche e la popolazione vive una carenza rilevante di beni e di servizi. L’isola di Margarita non è più quell’ambita e frequentatissima meta di turismo internazionale che era vent’anni fa, anche se il clima straordinario e le bellezze della costa costituirebbero ancora delle potenzialità notevolissime. Ora però le prospettive per la popolazione non sono rosee soprattutto per i giovani. Per questo Riccardo ha voluto che suo figlio iniziasse a conoscere l’Italia in modo da poter pensare anche ad un futuro diverso da quello che offre il suo paese di origine. Quando uscirà il nostro articolo, Riccardo ed Alessandro saranno già tornati nell’isola di Margarita ma non è escluso che avremo modo di incontrarli di nuovo in futuro.