Rodolfo Bonacchi

Rodolfo Bonacchi

di Piera Salvi

dicembre 2016

Classe 1947 e una grande passione per il podismo: ha al suo attivo molte maratone e ultramaratone in tutta l’Italia, tra cui ben venticinque traguardi della Firenze-Faenza (la 100 km del Passatore) e venti della Pistoia-Abetone (50 km). Il protagonista di queste prestigiose imprese podistiche è Rodolfo Bonacchi, per gli amici Giustino, dal nome di suo padre. In particolare lo stimano e lo apprezzano, non solo come ultramaratoneta, ma anche per la disponibilità e il buon carattere, i compagni di squadra della Podistica Misericordia Aglianese che il 28 e 29 maggio 2016, in vista della venticinquesima Firenze-Faenza di Giustino, si sono iscritti in massa per non perdere questa gara speciale al fianco di uno degli atleti più attivi della società. La Podistica Misericordia Aglianese, con una ventina di atleti partiti da Firenze e giunti al traguardo in piazza del Popolo a Faenza, è così risultata la quinta società per numero di partecipanti che hanno concluso l’edizione 2016 del Passatore. 

 

Bonacchi, come è nata la passione per la corsa? «Dal fascino che ho sempre avuto per la montagna e i mutamenti della natura» risponde Giustino. «Nel 1972 conobbi alcuni amici che facevano escursioni a piedi in montagna. Mi aggregai, scoprendo le bellezze dei paesaggi ed ero felice di poter riconoscere dalla nostra pianura i monti che avevo esplorato. Un giorno, tornando in pullman da un’escursione al lago Scaffaiolo, seppi della corsa Pistoia-Abetone. Così, nel 1973, iniziai a fare podismo con società di Montale e di Prato. Nel 1980 sono stato tra i fondatori della Podistica Misericordia aglianese e da allora sono in questa società. In passato ho fatto parte anche del consiglio direttivo. Nel praticare questo sport ho trovato grande supporto nella Podistica Misericordia aglianese e nella mia famiglia. Ringrazio tutti di cuore»

Cento chilometri in corsa sull’Appennino tosco-romagnolo, tagliando per venticinque volte il traguardo, non sono uno scherzo: è sempre arrivato in fondo al percorso? «Sono partito ventisei volte, solo una volta sono tornato indietro a Borgo San Lorenzo» ricorda, «temevo di non farcela ma se avessi proseguito ce l’avrei fatta sicuramente». Quali sono i benefici del podismo? «Serve per mantenersi in salute. Faccio costantemente controlli medici. Inoltre è uno sport che unisce, la società mi ha aiutato molto». Ha altre passioni, oltre a sport e natura? «Sono sempre stato affascinato dall’elettronica e ne ha fatto la mia professione. Sono figlio di un tessitore e da ragazzino lavoravo nell’azienda di famiglia dalle 6 alle 14.30» racconta. «Nel pomeriggio andavo a scuola di elettronica a Pistoia e tornavo a casa alle 20. Nell’ottobre del 1966, pochi giorni prima dell’alluvione di Firenze e della nostra zona, feci l’iscrizione alla Camera di Commercio avviando un’azienda individuale di elettronica radio-Tv».

Un bell’esempio da seguire, dunque, il nostro Giustino. A nome di tutta la Podistica Misericordia aglianese, lo ringrazia la presidente della società, Annalisa Mazzoni: «Ha trasmesso a molti di noi questa passione per il Passatore. Anch’io» rivela Annalisa «ho fatto il mio primo Passatore con lui nel 2008».

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