di Piera Salvi. Foto: Gabriele Bellini
giugno 2020
E’ stata una battaglia impegnativa, che ha coinvolto tutti con grande responsabilità, ma che ha portato al bel risultato di non fare entrare il nemico invisibile. Così a metà maggio, in piena fase 2, nell’occasione del primo secolo di vita di nonna Antonietta, la residenza sociale assistita Le Lame ha organizzato una doppia festa. Una grande torta per i cento anni di nonna Antonietta Iosuè, una delle ospiti della struttura, ma anche una festa per la gioia di aver vinto la battaglia contro il Covid-19.
Nonna Antonietta è arrivata al suo centesimo compleanno in piena epidemia e la sua festa ha coinciso con la gioia di poter dichiarare Le Lame, a metà maggio, una RSA Covid free. Grazie a ferree misure di prevenzione, infatti, il Covid -19 è rimasto fuori della porta. La residenza sociale assistita Le Lame è una struttura dell’Asl Toscana centro ed è gestita dal 2008 dal Consorzio Astir. Ebbene, a Le Lame il terribile coronavirus che nelle RSA ha contagiato tante persone e, purtroppo, ha fatto anche molte vittime, non è riuscito a entrare. Fortunatamente ci sono anche tante strutture Covid free e quella aglianese è tra queste. «Precoci e rigide misure di prevenzione sono state prese già nell’ultima settimana di febbraio» hanno riferito dal Consorzio Astir nel comunicare la doppia festa. Nella residenza sociale assistita, che si trova sull’omonima via delle Lame, vivono quaranta anziani in regime residenziale e vi lavorano quarantacinque operatori. L’impegno è stato massimo per tutelare sia gli anziani ospiti che le persone che devono prendersi cura di loro. «Ha funzionato sicuramente la strategia di mettere in campo immediatamente regole certe e la scelta condivisa dallo staff e dalle famiglie di rispettarle con rigore» fanno sapere i gestori. «L’operazione sicurezza-nonni si è fondata su un continuo processo di informazione-aggiornamento del personale. Decisive sono state le istruzioni e le disposizioni operative per le RSA messe a punto dalla Asl Toscana Centro». Una vera e propria squadra ha guidato con professionalità e determinazione l’operazione di lotta al coronavirus. Un team formato dalla dottoressa Marcella Giuggiola del dipartimento servizio sociale della Asl Toscana Centro e dalla direttrice Margherita Forciniti, con il coordinatore infermieristico Samuele Bennati e tutto il personale.
Il 24 febbraio è scattato il blocco dell’accesso per chi aveva sintomi influenzali, anche se lievi, e l’obbligo di sanificazione delle mani in ingresso con la procedura dell’Istituto superiore di sanità. All’inizio di marzo, per proteggere gli ospiti sono state chiuse le porte della struttura a tutti: parenti, manutentori se non per emergenze, fornitori limitati ad accessi separati, volontari. «Nei giorni di maggiore picco di contagi» riferiscono ancora dal Consorzio Astir, «la situazione è stata monitorata di ora in ora. Per gli operatori è stata fissata una procedura rigorosa di sanificazione e l’uso dei dispositivi di protezione, è stato potenziato il servizio di pulizie seguendo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Istituto superiore di sanità».
Va sottolineato che a Le Lame non sono mai mancati i dispositivi di protezione necessari, come mascherine, guanti, camici, occhiali e visiere: «Forniti anche dalla Regione Toscana», riferisce la direttrice Margherita Forciniti. Tanta è stata pure la solidarietà arrivata in quelle settimane di restrizioni, dalle graditissime uova di Pasqua offerte dal Lions club Pistoia alle campane di cioccolato di Roberto Catinari. Mascherine, gel e guanti sono arrivati anche dal vicino circolo La scintilla, dal Comune di Agliana e dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, di Prato.