di Piera Salvi
settembre 2021
Premio nazionale “Sfera d’Oro per la danza”a Sara Zinna ballerina professionista aglianese, da quasi dieci anni in Germania. La nostra concittadina è stata premiata sabato 25 settembre al teatro Verdi di Padova, dove ha ricevuto il prestigioso riconoscimento assegnato a ballerine e ballerini italiani che lavorano in Italia e all’estero. E’ stata la terza edizione del “Premio” e Sara Zinna ha fatto onore ad Agliana e all’Italia poiché era tra i rappresentanti delle eccellenze italiane della danza nel mondo, in una serata tutta dedicata al balletto e alla danza contemporanea.
Sara si è anche esibita in un passo a due con il collega Maxime Quiroga. «Ringrazio Maxim per aver accettato di accompagnarmi e per aver coreografato il passo a due che abbiamo presentato alla serata della premiazione» ha detto Sara che non nasconde l’emozione e lo stupore per questo riconoscimento. «Non mi aspettavo di essere nominata per questo premio» ha confessato Sara Zinna. Ho ricevuto la telefonata da Alfio Agostini, critico di danza, direttore del giornale Ballet2000, che ringrazio tantissimo. È difficile spiegare come mi sento, sono una persona molto umile, però è davvero una sensazione bellissima, dedicare la propria vita a una cosa e vederne finalmente i frutti. E’ un riconoscimento alla dedizione, alla costanza, ai risultati che si sono raggiunti negli anni. Sono emozioni che lasciano poco spazio alle parole».
Sara ha 28 anni ed è in Germania dal 2012. Ha iniziato gli studi di danza classica alla scuola Danzarte di Agliana, diretta da Elisabetta Bresci, rivelando subito il suo talento. «Ho continuato a studiare danza» racconta, «per tre anni all’Accademia del teatro alla Scala e all’Accademia Ucraina di balletto. Durante gli anni in Italia ho partecipato a vari concorsi di danza e vinto svariati premi, però si sa che alla danza in Italia non viene dato molto spazio. Allora ho deciso di continuare gli studi alla Staatliche Ballettschule di Berlino ed è stata un ottima decisione. In Germania ci sono, per fortuna, tantissime compagnie di danza e automaticamente i giovani ballerini hanno molte più possibilità di trovare un posto di lavoro nel settore. Durante il mio ultimo anno alla scuola di Berlino avevo già trovato lavoro come apprendista nella compagnia del Musiktheater im Revier di Gelsenkirchen sotto la direzione di Bridget Breiner, dove ho lavorato dal 2015 al 2019 come ballerina solista. Da settembre 2019 mi sono trasferita a Karlsruhe e lavoro, sempre come ballerina solista, al Badisches Staatstheater».
La danza è sempre stata sempre la passione di Sara Zinna, fino da quando aveva quattro anni e praticamente non ha mai smesso, eccetto una pausa di due anni. «Quando sono arrivata in Germania» ricorda «non parlavo una parola di tedesco ma alla scuola di Berlino facevamo lezioni di grammatica tutti i giorni. Ora mi dicono che lo parlo e scrivo piuttosto bene».
La pandemia è stata penalizzante?
«Ci stiamo preparando per tornare in scena col primo spettacolo dopo la pausa estiva» racconta, «lunghe prove e tanta costanza per rimettersi in forma. La cosa più difficile della pandemia è stata cercare di restare motivati e non perdere le speranze: il nostro è un lavoro dove c’è molto contatto. Dovevo fare lezione in casa da sola, in cucina, in salotto o in camera, dove pavimento e spazio non sono adatti, senza potermi esibire in palco. Ora, per lavorare a contatto gli uni con gli altri, facciamo tre tamponi rapidi a settimana prima di entrare in teatro. Ma non mi lamento, pur di lavorare questo ed altro».
Progetti per il futuro?
«Progetti chiari non ne ho, ma ho intenzione di ballare il più a lungo possibile, condizioni fisiche permettendo. Però finita la carriera di ballerina, non escludo di dedicarmi ad un lavoro lontano dal mondo della danza per provare qualcosa di totalmente nuovo».