di Piera Salvi. Foto a colori: Adriano Tesi
maggio 2013
Nell’anno scolastico 1962-1963 venne attivata ad Agliana la scuola media “Bartolomeo Sestini”, in via della Libertà. L’edificio aveva dimensioni ridotte rispetto a quelle di oggi, ma anche il numero degli studenti (195 in totale) era notevolmente inferiore a quello del corrente anno scolastico, che conta 526 iscritti. L’attuale dirigente scolastica, Angela Desideri, ha ricercato per noi il primo registro, dove risulta che dei 195 studenti, 103 frequentavano la prima nella scuola media. Gli altri stavano completando la scuola libera di avviamento professionale a tipo commerciale, che aveva preso il via negli anni precedenti e diretta inizialmente dalla professoressa Roberta Roberti Mignanelli. La scuola di avviamento commerciale consentiva un’opportunità di studio dopo le elementari nel territorio comunale, quando era ancora sprovvisto della scuola media. Interessanti informazioni sulla scuola di avviamento commerciale e sulla nascita della scuola media sono raccolte in una attenta ricerca condotta nell’anno scolastico 1995-1996 dalle classi 1° B e 2° A della scuola media Sestini, in un gruppo di lavoro coordinato dalla professoressa Teresa Piciccia.
Alla fine degli anni Settanta, il già notevole incremento di alunni, impose un ampliamento con nuove aule e l’apertura di un altro accesso sulla via Alessandrini. In quegli anni c’erano più sezioni rispetto ad oggi, non solo per l’elevato numero di studenti, ma perché le classi erano in media di venti alunni. «Oggi» riferisce la preside Desideri , «in seguito alla riforma Gelmini, abbiamo in media 26-27 studenti per classe, in qualche classe arriviamo a 28, ma siamo di nuovo in emergenza spazi, perché dal 2000 gli iscritti sono in costante aumento». La dirigente ci fa un esempio: «nell’anno 2002-2003 c’erano 375 iscritti, nel 2007-2008 erano saliti a 415, gli iscritti al prossimo anno sono 561, di cui 198 in prima e sarà necessaria un’aula in più».
Un vero problema, poiché la Sestini ha già smantellato i laboratori di scienze e di musica per utilizzarli come aule. «Gli strumenti di laboratorio si tengono in stanze inutilizzabili come aule e nelle ore di laboratorio gli studenti li portano in classe», informa Desideri. Per l’anno prossimo, dunque, come farete? «Stiamo valutando due possibilità» risponde la dirigente. «O si mette una classe nell’aula docenti, oppure si trasforma in aula l’archivio. Di fatto il nuovo edificio, con la palestra e tre aule, inaugurato cinque anni fa, ha portato un miglioramento nella qualità degli ambienti» spiega Angela Desideri , «ma non ha aumentato gli spazi, perché la palestra era in un pallone e tre aule erano nella sezione distaccata di via Dante».
Già, le sezioni distaccate… Ne troviamo diverse nella storia della media Sestini. Vincenza Iannotta, storica bidella, ancora in servizio, le ricorda tutte: «Abbiamo avuto sezioni distaccate in via Amendola, dove c’è stata anche la sede della Misericordia» racconta, «in via Dante e in via Alessandrini. E ci sono stati laboratori in via Gioberti e in via della Libertà, proprio qui davanti alla scuola». Le tre aule costruite sopra la nuova palestra hanno consentito, dall’anno 2007-2008, di riunire tutte le sezioni nell’edificio principale, che però, come ha detto la preside, è arrivato all’emergenza spazi. Ne è consapevole l’amministrazione comunale che, nonostante le poche risorse disponibili, ha destinato nel bilancio 2013 oltre un milione di euro all’ampliamento, contando di realizzarlo nel 2014. Spazi insufficienti ma ampia apertura dei progetti didattici: la Sestini partecipa al progetto europeo “Comenius” che porta studenti e insegnanti a numerosi scambi con scuole di altri Paesi. Inoltre, orticelli e aiuole fiorite realizzati e curati dagli alunni, il tutto irrigato con un sistema di riciclo dell’acqua piovana.