Silvano Sottili – pittore

Silvano Sottili – pittore

di Piera Salvi

giugno 2018

 

Pittura, coltivazione dell’orto e della vite, la pesca, erano le principali passioni di Silvano Sottili, artista aglianese scomparso a maggio 2016. Era nato nel 1939, nel centro di Agliana, si era diplomato all’istituto Pacinotti di Pistoia, poi aveva svolto per tutta la vita l’attività di tessitore artigiano.

Si era sempre dedicato all’arte del riuso, creando plastici di trenini, oppure allestendo bellissimi presepi nella sua casa. Spesso realizzava con le sue mani le canne da pesca con le quali si recava poi a pescare nei laghi, nei fiumi o al mare. Negli anni Settanta cominciò a dedicarsi alla pittura, rivelando grande talento. In quegli anni partecipò con successo a diverse mostre personali e collettive: al circolo Bizzocchi di Prato (1971) e, nello stesso anno, alla mostra allestita a Pistoia per il 157° anniversario dell’Arma dei carabinieri, nel 1972 alla collettiva Arte Europa a Firenze, diverse le mostre allestite alla Soffitta di Quarrata, a Prato e a Viareggio. Nel 1974 aveva ricevuto la medaglia d’oro al secondo Premio internazionale di pittura e grafica a Montemurlo e successivamente un diploma di merito alla Mostra internazionale di pittura e scultura Premio Borgo San Jacopo a Firenze. Le sue opere sono in collezioni nazionali ed estere.

 

Nell’ottobre 2017 le pitture di Sottili sono tornate in esposizione ad Agliana, a cura del Gruppo dei semplici, nella mostra “Perle nascoste”, allestita nella Compagnia del Santissimo Sacramento della parrocchia di San Piero, con patrocinio del Comune di Agliana. In quella occasione Lucetta Risaliti (maestra d’arte e curatrice della mostra) ha definito Silvano Sottili un «singolare artista, che ha recepito gli echi del cubismo ma supera e porta la pittura là dove nessuno ormai osa più spingersi. Ogni opera è un capolavoro di perizia e genialità. Che siano alberi, case, oggetti o personaggi, le sue immagini sono scultoree presenze». L’esposizione ha avuto moltissimi visitatori e grandi apprezzamenti.

Silvano era un grande osservatore, apparentemente di poche parole ma pronto a sostenere appassionate discussioni su qualsiasi argomento, in particolare se si trattava di temi sociali o storici. «Una persona socievole di poche parole», «Uno che ti lasciava imparare, osservava e interveniva solo se necessario per dare suggerimenti», così lo definiscono i suoi familiari. Negli anni Settanta si era impegnato nelle attività culturali a livello locale, partecipando anche a mostre allestite ad Agliana. Si era dedicato anche al volontariato presso la Misericordia di Agliana. La sua attività di pittore è stata molto intensa fino agli ultimi giorni della sua vita, anche se nel tempo non aveva più esposto le sue opere. Era cugino del defunto parroco di San Michele, don Sinibaldo Sottili, che diceva di lui: «Silvano a mio giudizio è un vero artista, i suoi quadri si riconoscono lontano un miglio».

 

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