di Piera Salvi
dicembre 2024
Il giovane militare Tarquinio Melani portò in paese due palloni presi in prestito dal suo maresciallo al distretto di Pistoia, dove prestava servizio. Era il 1922 e il calcio arrivò ad Agliana con quel giovane militare e quei due palloni. L’interesse e l’entusiasmo per il calcio furono immediati, tra i giovani e non solo, con il medico condotto, dottor Lanza, che si prestò a insegnare qualche nozione di gioco.
Un anno dopo nasceva l’Associazione Calcio Aglianese, su iniziativa del cavalier Pindaro Palandri, possidente locale e sindaco del paese. Mancava, però, un regolare terreno di gioco e fu scelto di disputare le gare sul vecchio campo del Mercato, nel centro di San Piero, concesso dal cavalier Anacreonte Palandri, padre di Pindaro. Al tempo era un’area dove si svolgeva il mercato: il giovedì (dedicato al bestiame) e il sabato.
Notizie che troviamo nel libro “Stadi di Toscana – La storia del calcio toscano attraverso i suoi templi” di Sandro Solinas: un viaggio attraverso cinquanta impianti della Toscana che passa anche dallo stadio Bellucci di Agliana. Il libro è stato presentato nella saletta del teatro Moderno, dall’autore Sandro Solinas con il sindaco di Agliana Luca Benesperi e Lorenzo Mazzetti, presidente Am Aglianese (ha portato un contributo storico anche l’ex sindaco di Agliana, Marco Giunti), nell’ambito delle iniziative per celebrare i cinquant’anni dello stadio comunale Germano Bellucci di via Giovannella, inaugurato il 12 settembre 1974 con la partita amichevole Aglianese-Fiorentina: la squadra viola era allenata da Nereo Rocco.
Ma torniamo al dopoguerra, quando il campo sportivo in centro fu intitolato a Germano Bellucci, ex giocatore dell’Aglianese che fu ucciso dalle truppe tedesche a Klana, in Croazia, il 19 settembre 1943. Nel dopoguerra, in seguito all’espansione edilizia e alla costruzione di nuovi edifici, il campo sportivo Bellucci rimase circondato dalle abitazioni e l’amministrazione comunale cominciò a pensare a un terreno dove realizzare un nuovo impianto, che a metà degli anni Sessanta fu individuato in via Giovannella. L’attività della squadra di calcio Aglianese proseguiva tra alti e bassi. Merita ricordare che nel 1970 in maglia neroverde c’era anche un giovanissimo Francesco Nuti.
Nel 1974 per l’Aglianese arrivò la promozione nel campionato di serie D (sotto la presidenza di Mario Caramelli) e pochi mesi dopo venne inaugurato lo stadio comunale, dove si trova anche adesso tra via Giovannella e via Bellini e fu mantenuta l’intitolazione a Germano Bellucci. L’inaugurazione, il 12 settembre 1974, oltre alle consuete cerimonie con autorità civili e religiose, è ricordata da chi ha vissuto quello storico momento per la prima partita che segnò l’inaugurazione dell’impianto: un’amichevole Aglianese-Fiorentina, terminata con 4 a 0 in favore degli ospiti. Nel nuovo stadio comunale di Agliana fu realizzata anche una bella pista di atletica a sei corsie, che l’attuale amministrazione comunale ha in programma di riqualificare. L’impianto aveva inizialmente una piccola tribuna coperta, in cemento, alla quale si aggiunsero successivamente due settori. Con il passaggio dell’Aglianese in serie C2 (nel 2002, ai tempi di Max Allegri), fu aggiunta un’ampia gradinata in metallo dalla parte opposta alla tribuna. L’esperienza dell’aglianese nel calcio professionistico durò tre stagioni. Nell’area sportiva di Agliana, dal 1995 attraversata dalla nuova strada via Mallemort de Provence, ci sono anche due campi sportivi sussidiari. Il sussidiario 1 è intitolato a Sem Barontini, un sarto che fu tra i primi a seguire l’Aglianese: cuciva le maglie per i giocatori e si prestava per tanti altri servizi. Il sussidiario 2 è intitolato a Fiorello Franchi che aveva creato la “Boys Agliana” nel 1958.
Sandro Solinas (nato a Pisa e cresciuto a Roma, che da oltre quindici anni si occupa di storia degli stadi di calcio in Italia), durante la presentazione del suo libro ha evidenziato che il Bellucci di Agliana è tra i pochi stadi italiani che hanno mantenuto la stessa intitolazione pur cambiando luogo. E’ rimasta intitolata a Germano Bellucci anche l’area del vecchio campo sportivo in centro, dove un tempo si svolgeva la “Fiera” con giostre e attrazioni nel mese di giugno, in concomitanza con i festeggiamenti dei Santi Pietro e Paolo. Alla metà degli anni Novanta, con il trasferimento della “Fiera” nell’area di Carabattole, nell’ex campo sportivo venne realizzato un parcheggio, dove si svolgono anche i due mercati settimanali, il giovedì e sabato.
Il 50° anniversario dello stadio Bellucci è stato celebrato il 14 settembre, con un bel pomeriggio di festa allo stadio comunale, dove ha fatto la sua prima apparizione la mascotte “Agliano” che ha accolto le tante associazioni sportive aglianesi che hanno sfilato in campo. Presenti il sindaco Luca Benesperi, Tommaso Allori (consigliere delegato allo sport), Lorenzo Mazzetti (presidente di Am Aglianese), Andrea Capecchi (delegato provinciale Coni), Ornella Pellegrineschi (ufficio sport del Comune) e rappresentanti dello sport locale. La festa per i 50 anni di sport allo stadio Bellucci (impianto gestito dalla società Asd Olmi) è stata organizzata dalla società di calcio Am Aglianese, in collaborazione con il Comune e il delegato allo sport Tommaso Allori. Ha condotto l’evento Maria Elena Ulivi.