di Piera Salvi
dicembre 2020
Quarant’anni di attività, gli ultimi dieci in proprio, con la moglie Rosanna Rossi, nella pizzeria ristorante Da Stefano. Un anniversario che cade, purtroppo, tra restrizioni, sanificazioni e mascherine, imposte da questa pandemia che segna il 2020 e mette a dura prova il settore della ristorazione. Ma Stefano Lamanda e Rosanna Rossi non perdono la passione per il loro lavoro e continuano ad essere al servizio dei clienti, nel rispetto della norme imposte da un Dpcm all’altro.
Stefano ha imparato l’arte della pizza stando a fianco della mitica Gina, nell’omonima pizzeria aglianese. «Avevo 15 anni», ricorda, «cominciai come garzone di bottega, poi come spianatore. Sono tra i pochi che hanno avuto il privilegio di spianare le pizze a fianco della Gina e sono diventato uno specialista dell’impasto fatto a mano. Ho lavorato nella pizzeria della Gina dal 1979 al 1999, venti anni trascorsi in un clima bellissimo. Il locale era un punto di ritrovo dove si commentavano i fatti accaduti anche a livello nazionale, quelli che segnano un brutto periodo nella storia d’Italia, come gli omicidi di Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, la tragedia di Vermicino con il piccolo Alfredino precipitato in un pozzo. Vicende che colpivano molto le persone. Oggi stiamo attraversando un brutto periodo, ma anche questi episodi del passato destavano sconforto nelle persone. E poi c’erano gli sportivi, in particolare gli appassionati di calcio, che guardavano le partite e si infervoravano. Era in quel contesto che le persone si gustavano una buona pizza. Oppure venivano in pizzeria all’uscita dal cinema». Poi Stefano ha gestito il circolo di Fognano e successivamente la pizzeria del Mytos di Montale. E intanto, dall’Abruzzo (terra di origine della famiglia di Stefano, anche se lui è nato ad Agliana) era arrivata al suo fianco Rosanna. «In Abruzzo avevo lavorato per venti anni come infermiera professionale», racconta Rosanna. «Non ho trovato difficoltà a cambiare mestiere. Ero abituata al rapporto con le persone e la passione per la cucina era già maturata nella mia famiglia, molto numerosa, dove ho sempre aiutato mamma e nonna a mettere a tavola tante persone. Per questo serviamo ai clienti anche diverse specialità abruzzesi».
Parlando con Stefano e Rosanna si percepisce bene l’entusiasmo e la passione che i due coniugi hanno messo in questa nuova avventura in proprio, che li ha portati ad essere molto apprezzati da una vasta clientela che frequenta il ristorante pizzeria Da Stefano, in via Santini. «Sono felice di avere aperto il mio locale nell’ex gelateria dove mia madre mi mandava a prendere il latte. Il merito è di Rosanna che ha creduto in questo progetto più di me», dice lui. Ma lei aggiunge: «Abbiamo cercato di creare un locale accogliente, dove si respira atmosfera di casa, ma Stefano ha il merito di essere stato seguito da molti clienti che lo avevano conosciuto nei precedenti locali che aveva gestito».
Come vivete questo periodo di restrizioni imposte per l’emergenza Coronavirus?
«è un anno intenso a livello decisionale, anche per le riorganizzazioni necessarie per rispettare le norme. Come staff», evidenziano, «questo periodo difficile ci ha legato di più, è aumentato il senso di collaborazione reciproca, non solo tra noi ma anche tra noi e i dipendenti. Speriamo che questa emergenza finisca al più presto, ma intanto ci stiamo già organizzando per ampliare gli spazi in vista della prossima primavera che potrebbe imporre ancora restrizioni. Abbiamo uno spazio esterno che contiamo di adeguare in modo di poter accogliere anche lì i nostri clienti, garantendo le distanze di sicurezza».