di Marco Bagnoli
settembre 2023
Gli Stere8 si formano una decina di anni fa, nel 2014, e fin da subito raccolgono musicisti da tutto il circondario. Solo due di loro infatti sono di Agliana, dove hanno la sala prove; gli altri provengono da Prato, Pistoia, Firenze e Montecatini. Ovviamente prendono il nome dalle mitiche antenata delle audiocassette, le stereo otto, diffuse negli anni Settanta. E poi, all’epoca della fondazione, la band era costituita appunto da otto elementi. Oggi sono dieci, ma sembra non abbiamo tanta voglia di fermarsi qui… Sarà perché la musica che suonano è una musica bella, suonata egregiamente. Fatto sta che tutti si sono sempre trovati bene tra le fila dei Stere8, e allora restavano. Poi che c’entra, nel corso degli anni qualcuno se n’è andato e qualcun altro è arrivato, ma senza mai lamentare alcunché, solo e sempre per validi motivi personali. Uno di questi è sicuramente il tempo, che anche quando c’è la passione, è comunque cattivello e tiranno. E poi ci sono le famiglie; l’età media dei componenti è quella dei buoni padri di famiglia, un titolo che tocca mettere in pratica, almeno una volta al giorno. Solo la Barbara, una delle due voci della band, è mamma, gli altri, chi più chi meno, sono tutti prossimi all’età della responsabilità. Anche il chitarrista e il tastierista cantano, e poi ci sono anche i cori… E poi negli Stere8 ci si sta bene perché il metodo di lavoro è altamente democratico, e comunque efficiente.
Alfredo, tastierista, è forse la mente che si cela dietro certi arrangiamenti, ma poi la creazione è sempre un’opera larga e condivisa. Gli Stere8 sono tutti musicisti amatoriali da tempo immemore, qualcuno lo ha fatto anche di professione, e qualcuno vanta addirittura titoli e diplomi. Caratteristica fondamentale della band è la sezione fiati: un sax, due trombe e perfino un trombone a coulisse. Certo, tutta questa roba poi ti costa cara: il tipico palchetto da pub è del tutto inadatto ad ospitare gli Stere8, anche se loro sfidano costantemente le leggi della fisica, comprimendo la materia di cui sono fatti. E a questo punto come non dichiarare, che anche gli Stere8 sono fatti della materia di cui sono fatti i sogni? Shakespeare stesso non potrebbe essere più d’accordo.
Va bene, ok, ma cosa suonano questi Stere8? Suonano musica italiana, quella degli anni d’oro, dai ’70, ’80 e ’90 per arrivare ai giorni nostri. Immancabili i due Lucio, Battisti e Dalla. Gli Stere8 dispongono di tutti i mezzi per ricreare il sound esatto dell’incisione originale, ma gli piace sperimentare arrangiamenti alternativi – e anche questo gli riesce molto bene. Il loro habitat naturale è il palco di qualche festa estiva, in Toscana certo, in lungo e in largo, ma non disdegnano certo delle puntatine fuori regione. Che altro dire? Che suonano così bene che la loro potenza, in termini di volume, non è mai esagerata, ma è sempre buona da sentire.
E allora adesso vi diciamo tutti i loro nomi, così la prossima volta li salutate a vista. Eccoli qua: Luca Santi, batteria e percussioni; Alessio Frosini, basso e voce; Leonardo Grimaudo, chitarra e voce; Alfredo Cheli, tastiere e voce; Daniele Coveri, sax soprano, contralto e tenore; Massimo Arcangeli, tromba e tastiere; Giorgio Brizzi, tromba; Simone Gori, trombone; Massimo Maiolino e Barbara Innocenti, alla voce. Gli Stere8 di oggi ci tengono comunque a ricordare tutti i musicisti coi quali hanno condiviso il palco nel corso degli anni: Daniel Magari, chitarra; Simone Torrachi, tromba Massimo Menichini, voce; Giuseppe Lentini, voce; Erika Perrone e Jenny D’Addona, voce. Che altro dire? Andate a sentirli. Se quest’estate siete all’aperto e il posto è carino guardatevi intorno: sotto i riflettori di un palco potrebbero suonare proprio gli Stere8!