di Piera Salvi. Archivio foto: Adriano Tesi
marzo 2014
Quando Agliana non aveva né cavalcavia né sottopassi… Dobbiamo risalire a prima degli anni Trenta per trovare nel territorio aglianese solo ponticelli sopra i torrenti. I cavalcavia e i sottopassi sono stati costruiti negli anni Trenta, quando il territorio fu tagliato in due dall’autostrada Firenze-Mare, un collegamento sicuramente importantissimo per lo sviluppo dell’economia locale, come dimostra la richiesta di costruire lo svincolo Prato-Ovest avanzata nel 1962 dal consiglio comunale di Agliana con una mozione votata unitamente dalle province e Camere di Commercio di Firenze e Pistoia ed dai comuni di Prato, Montemurlo, Montale e Quarrata. Svincolo realizzato però negli anni Ottanta.
Il primo tratto della Firenze – Mare, da Firenze a Montecatini, fu inaugurato il 6 agosto 1932. Questo importante asse viario (era la sesta autostrada costruita in Italia), tagliando il territorio in due parti quasi uguali, creò problemi nelle comunicazioni stradali, perché in alcune vie furono realizzati cavalcavia e sottopassi, ma altre restarono chiuse, come via Travetta (poi denominata via XX Settembre) o via del Pero (oggi via Puccini). Notevoli anche i problemi per il deflusso delle acque basse. Il reticolo dei fossi minori, molti dei quali perpendicolari al tracciato dell’autostrada, raccordati in pochi punti di passaggio, con le piogge andavano al collasso e la situazione divenne peggiore. Molti terreni che non erano mai stati soggetti ad allagamenti o ristagni d’acqua si trovarono impaludati. L’interruzione di alcune strade o la loro impraticabilità con i sottopassi allagati (come nella frazione di S. Michele in prossimità delle vie del Cantone (oggi via Chiusa) e Cafaggiolo (oggi via Ferrucci) portava le persone, che all’epoca si spostavano a piedi o in bicicletta, ad attraversare l’autostrada per recarsi da una parte all’altra del paese.
Si verificarono anche gravi incidenti e il Comune dispose, con deliberazione podestarile del 21 agosto 1932 di realizzare un marciapiede con ringhiera al tombino di via del Cantone. Ma quando anche i marciapiedi sono coperti d’acqua, la pratica di attraversare l’autostrada resterà anche negli anni Cinquanta, finché la Firenze – Mare non sarà raddoppiata, realizzando la seconda corsia. Nel giugno del 1960 i lavori di raddoppio dell’A11 risultano iniziati ed è con quest’opera che viene ampliato e reso transitabile con tutti i veicoli il sottopasso di via Cafaggiolo (via Ferrucci). Nel 2003, con una mozione presentata da Marco Giunti, il consiglio provinciale chiede l’installazione di un guard rail centrale tra le due corsie per maggiore sicurezza, intervento che viene successivamente realizzato.
Sull’A11 ora c’è il progetto per la terza corsia e l’apertura di un nuovo casello nell’area tra Nespolo, Chiazzano e Badia a Pacciana, ritenuto importante infrastruttura a favore dell’economia locale. Non si conoscono i tempi di realizzazione, il comune di Agliana ha però richiesto alla Regione di realizzare con quest’opera casse d’espansione per mitigare il rischio idraulico. Al presidente della Regione Enrico Rossi, recentemente in visita a Quarrata e Agliana, abbiamo chiesto rassicurazioni in merito. «La situazione della zona certamente migliorerà», questa la risposta del governatore regionale.
Un particolare ringraziamento a Marco Giunti, per il prezioso contributo nella ricostruzione storica.