di Piera Salvi. Archivio foto: Adriano Tesi
Suor Irenea era così dinamica che le consorelle la chiamavano spesso “Freccia” ed è stata in attività finché ha potuto, nonostante l’età avanzata. Il 30 giugno, alle 18.30, si è spenta nell’istituto Rossi Ferrari di Livorno, dove era stata trasferita, dopo avere prestato per 36 anni il suo servizio nell’istituto delle Suore Mantellate Mario Baldi di Agliana, ubicato nella parrocchia di San Piero. Grande cordoglio nell’istituto e nella comunità aglianese per la sua scomparsa.
Anna Maria Salvalaio, questo il nome di suor Irenea all’anagrafe, era nata il 3 novembre 1933 a Mirano, in provincia di Venezia. Nella comunità della Mantellate e nella parrocchia di San Piero era stata sempre molto disponibile, animata da grande spirito di sacrificio. «Persona retta, semplice, sincera ma anche determinata», così la ricordano le consorelle. La superiora, suor Clorinda, sottolinea in particolare l’attività di suor Irenea nella casa famiglia Mario Baldi, aperta nell’istituto delle Mantellate dal settembre 1988 al giugno 2008 e guidata da suor Regina Corghi (scomparsa nel 2015) e suor Irenea. E’ stata la prima e unica casa famiglia di Agliana, che ha accolto in venti anni più di cinquanta minorenni in affido che frequentavano la scuola pubblica. Regina e Irenea sono state per quei bambini come due mamme e proprio per evidenziare la straordinaria missione e il ruolo sociale di due donne speciali, l’associazione Insieme aveva assegnato alle due religiose il premio “Donna dell’anno”, nel 2004. «Nella casa famiglia» ricorda suor Clorinda «Regina era la testa e Irenea le membra». Anche il parroco di San Piero, don Paolo Tofani, ricorda suor Irenea come una persona molto pratica. «Era gioviale e disponibile» afferma il sacerdote «animata da una spiritualità semplice e da grande generosità. Nella casa famiglia e nell’istituto delle Mantellate si è spesa molto ed è stata sempre presente in tutti i momenti della vita parrocchiale. Ha lavorato finché le è stato possibile e non ha voluto far pesare la sua malattia nella comunità». La salma, giunta da Livorno, era stata composta nei locali della Compagnia della parrocchia di San Piero per poi essere trasferita nell’attigua chiesa parrocchiale dove è stata celebrata la santa messa per l’ultimo e commosso saluto di tanti fedeli.
Molto toccanti le parole di una ex minore in affido, che ha ricordato come suor Regina e suor Irenea siano state importanti nel ricoprire un ruolo genitoriale, non solo ai fini educativi ma condividendo con i minori anche momenti di gioco e svago, che facevano assaporare ai bambini e alle bambine affidati alle due suore l’atmosfera di una vita in famiglia. Suor Irenea riposa nel cimitero di via Vincenzo Bellini ad Agliana.