di Piera Salvi
novembre 2011
Anche l’istituto della Suore Mantellate di S. Piero ha celebrato quest’anno, con tutta la Congregazione delle Mantellate Serve di Maria, il 150° anniversario della fondazione, avvenuta nel 1861 a Treppio, per opera di Suor Filomena Rossi e suor Giovanna Ferrari.
L’istituto di S. Piero è la seconda casa delle Mantellate che venne aperta: era il 1876 e si contavano in tutto 15 suore, fra quelle presenti a Treppio e quelle di S. Piero. La missione religiosa svolta dalle Mantellate si rispecchia nello spirito delle fondatrici: condivisione dei beni, insegnamento, accoglienza dei poveri e degli ammalati. Nell’istituto di S. Piero, si tenne il terzo “Capitolo generale” della congregazione delle suore Mantellate serve di Maria, il 5 luglio del 1892. Nel volume “Due donne un paese” che attraverso la storia delle due fondatrici ripercorre la storia stessa della congregazione, si legge che suor Giovanna Ferrari (all’epoca sessantenne) fece a piedi il viaggio da Treppio a Pistoia e poi proseguì per S. Piero insieme a padre Giannini, che presiedeva quel terzo Capitolo generale, come delegato del vescovo, monsignor Mozzanti.
L’istituto di S. Piero, prima dell’attuale ubicazione (tra piazza IV novembre, via Catalani e via della Repubblica), ha avuto altre sedi sempre nell’attuale piazza IV Novembre ma anche in un edificio sotto il campanile. Tra l’opera svolta nei primi tempi c’è l’insegnamento e l’accoglienza agli orfani. Da suor Regina Corghi, apprendiamo che sono stati accolti molti orfani che avevano perso il padre durante i lavori della direttissima Firenze-Bologna, realizzata tra il 1913 e il 1934, poiché durante i lavori si registrarono, purtroppo, molte vittime. Nei primi anni del Novecento la scuola veniva frequentata solo dai maschi, che di solito si fermavano alla terza elementare. Le suore andavano in giro nelle case del paese per raccogliere offerte e mantenere così i ragazzi orfani, cercando di ricambiare la generosità delle famiglie con parole di conforto e con la preghiera. Intanto all’istituto, crescevano i minori da accogliere. <<Fu Mario Baldi, un proprietario terriero del posto>> racconta Suor Regina <<che decise di costruire un edificio per il nostro istituto. Mi hanno raccontato che un giorno disse ad una suora: “Penserò io a togliervi dalla strada”. Così mise a disposizione il terreno e fece costruire l’edificio attuale, che fu intitolato a Mario Baldi>>.Tra le esperienze più belle dell’istituto delle Mantellate di S. Piero c’è sicuramente la casa famiglia “Mario Baldi”, che è stata attiva per 20 anni (dal 1988 al 2008).
Come abbiamo già detto, l’istituto aglianese aveva sempre avuto un orfanotrofio femminile e fu in seguito alla chiusura dei convitti per gli orfani, che nacque la casa famiglia per l’affido di minorenni, rimasta l’unica esperienza del genere ad Agliana fino al 2008. La casa famiglia fu fondata nel settembre 1988 e la guida fu affidata a suor Irenea e a suor Regina, che in questo lungo periodo hanno accolto e seguito come mamme 53 minorenni. La chiusura della casa famiglia avvenne nel giugno 2008 e fu disposta dalla casa generalizia di Roma, perché con la carenza di vocazioni erano venute a mancare le braccia per portare avanti tutte le attività. Negli anni precedenti, infatti, aveva già chiuso la scuola elementare, mentre prosegue ancora l’attività della scuola per l’infanzia. La chiusura della casa famiglia “Mario Baldi” fu celebrata nella parrocchia di S. Piero, con una messa celebrata dal parroco, don Paolo Tofani, come momento di unione e ringraziamento a conclusione di un progetto che aveva arricchito notevolmente non solo la comunità aglianese, ma anche persone di altre zone dell’area pistoiese, per la grande collaborazione che si era creata fra le suore e la popolazione. Le suore ringraziarono tutte le persone che le avevano aiutate materialmente, ma anche con tanto amore e tenerezza e gli esperti che avevano prestato la loro collaborazione.