di Massimo Cappelli
agosto 2012
Panta rhei os potamòs
(tutto scorre come un fiume)
Amatissimi lettori,
Mia figlia Martina di quasi diciotto anni, un mese fa mi disse: <<babbo, mi vorrei fare un tatuaggio…>>. <<Va bene>>, risposi io, <<ma a due condizioni però: non deve essere tanto grande e deve contenere un messaggio positivo. Cosa hai pensato di farti tatuare?>> Lei in silenzio andò in camera sua e tornò con un foglio sul quale è stampata questa scritta in greco: πάντα ῥεῖ (panta rhei), che dal greco significa Tutto Scorre, il celebre aforisma attribuito al filosofo Eraclito, riguardante il tema del divenire in contrapposizione all’essere. …Ora, uno lascia sua figlia a giocare con la Barbie, si distrae un attimo, e quando si riprende questa gli dà lezioni di filosofia. Brava Martina, sono veramente contento del tuo piccolo tatuaggio, che fra l’altro è venuto molto carino con la grafica personalizzata da te. E da questo voglio prendere spunto per scrivere questo “Concludendo”. Eraclito, il filosofo in questione, vuole dire più o meno questo: non ci si può bagnare due volte nelle medesime acque di un fiume. Non si può toccare due volte una sostanza viva nel medesimo stato, e così via. A causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento, tutto passa, si raccoglie e si disperde. Viene e va.
I nostri genitori hanno conosciuto la guerra, la disperazione, la fame. Ma poi hanno anche visto la ricostruzione e il benessere economico. I nostri figli invece (come del resto la nostra generazione) sono nati, nella maggior parte dei casi, nell’agiatezza economica. Ma da qualche anno, purtroppo, per tanti, questo benessere sta svanendo, il lavoro precario è all’ordine del giorno e il futuro è molto incerto. Il nostro distretto non è da meno, perché anche nella piana pistoiese sta succedendo la stessa cosa. Il passato però, come ci insegna Eraclito, non è mai uguale al futuro, nel bene o nel male. Per cui, anche dopo un lungo periodo di recessione economica come quella che stiamo vivendo, ci deve essere per forza la ripresa, non credete?Che Martina abbia avuto il desiderio di tatuare sul suo braccio questa frase positiva, secondo me è un buon segnale; forse è stata una sua percezione inconscia che l’ha spinta a questa decisione. L’incertezza del futuro di cui parlavo sopra, riguarda soprattutto i giovani, perché dovrebbero essere proprio loro, incoraggiati da noi adulti, a pensare in positivo. Tutto scorre, tutto cambia, dopo un periodo negativo ce n’è sempre uno positivo. I ciclisti lo sanno bene che dopo una salita ripida c’è sempre una discesa, e più dura e impervia è stata la salita, più apprezzabile e piacevole sarà la discesa.
Cari amici, oggi ho voluto dare questo messaggio di speranza, anche se sono pienamente convinto che all’operaio in cassa integrazione, o al piccolo imprenditore (come chi scrive) che vede ridurre drasticamente il fatturato, queste quattro righe non risolveranno i problemi. Dovete però sapere, che questo piccolo tatuaggio di Martina è posto proprio nella parte interna del braccio, dove uno batte il palmo della mano quando fa “il gesto dell’ombrello”, per cui… se tutto cambia, cerchiamo di mandare al diavolo la crisi, andiamo avanti con le nostre tante difficoltà e cerchiamo di sperare e pensare in positivo.
Ciao. Alla prossima!
P.S. Ora che ci penso, insieme a mia figlia è andata anche mia moglie a farsi un piccolo tatuaggio vicino al polso, si è fatta disegnare una farfalla. Non sarà mica il desiderio inconscio di… Prendere il volo! Mah, staremo a vedere.