di Piera Salvi

settembre 2018

“Ultima spiaggia”. L’insegna è visibile transitando da Agliana sulla Sp1 (Nuova provinciale pratese) e dalla piazza di S. Michele, per dirci che nel palazzo tra la Provinciale e la piazza c’è un’agenzia di viaggi. Ma perché questo nome, che evoca un’espressione spesso usata per dire che siamo giunti al limite o che abbiamo l’ultima possibilità di speranza? Ce lo spiega Vito Gori, fondatore con la moglie Marzia Giovannetti di “Energy Tour”, che quest’anno festeggia trent’anni di attività e da cui è nata “Ultima spiaggia”. E allora teniamoci per un po’ la curiosità e cominciamo un viaggio indietro nel tempo.

Perché nel 1988 avete deciso di aprire un’agenzia di viaggi?

Io e Marzia avevamo esperienze lavorative diverse, ma in comune la passione per i viaggi. Così è nata l’idea.

Però inizialmente avete aperto a S. Marcello, sulla montagna pistoiese: come mai?

In quegli anni le agenzie di viaggi erano a numero chiuso. La Provincia stabiliva dove si poteva aprire, in base ai servizi presenti nelle varie zone. Energy Tour è stata l’ultima agenzia autorizzata dalla Provincia di Pistoia prima della legge regionale sulle liberalizzazioni. Siamo rimasti a S. Marcello fino al 1993, anno in cui abbiamo aperto ad Agliana, ma dal 1991 al 2006 abbiamo avuto un’agenzia anche a Pistoia. Energy Tour è stata fino al 2007 un’entità unica, sia come tour operator (che vende attraverso agenzie), sia come agenzia di viaggi (che ha contatti diretti con il cliente). Nel 2007 abbiamo deciso di dividere le due attività lasciando al tour operator il nome Energy Tour. Quindi dovevamo trovare un nuovo nome all’agenzia di viaggi».

E ora possiamo scoprire perché avete scelto Ultima spiaggia…

Il nome di un’agenzia di viaggi deve essere unico in tutta Italia e autorizzato dal Ministero competente, a cui viene inviata una rosa di nomi. Avevamo inserito anche Ultima spiaggia perché può avere un doppio significato: per esempio la possibilità di rilassarsi per chi è stressato, oppure la spiaggia più nuova da visitare. Era disponibile e l’abbiamo scelto.

Com’è stato il vostro lungo viaggio professionale, fino ad oggi?

è un lavoro che richiede professionalità, passione, conoscenza, esperienza e serietà nel fornire i servizi.  è duro ma offre tante soddisfazioni. Come tour operator per un periodo siamo stati il principale cliente delle compagnie aeree spagnole.

In trent’anni tante cose sono cambiate: com’era il vostro lavoro senza computer e senza internet?

Nei primi anni era un lavoro manuale. Non c’era neppure il fax, si comunicava solo con il telefono fisso, si spedivano tante lettere, non esisteva il bonifico bancario e gli assegni giravano per posta. Poi, dopo una sperimentazione di successo in Francia, arrivò anche in Italia il minitel e con quello abbiamo fatto le prime prenotazioni online.

…Oggi sempre più utilizzate nel turismo fai da te. Il vostro settore ne risente?

Sì, ma ci siamo adeguati. Abbiamo creato portali online per le prenotazioni e può capitare che qualcuno della zona faccia una prenotazione online ma di fatto la fa attraverso di noi. E comunque tante persone stanno tornando in agenzia per prenotare. Perché la prenotazione online può essere comoda, in qualche caso c’è anche il risparmio, però non c’è consulenza, non c’è assistenza, né sicurezza.

Quindi siete soddisfatti?

Sì perché siamo cresciuti professionalmente e continuiamo a imparare. è un lavoro creativo e di contatto con gli altri. E tra le tante persone che sono passate dal nostro staff c’è anche chi è da sempre con noi, come Arianna Neri.