La Madonnina della Tosse

La Madonnina della Tosse

di Fulvio Lenzi e Giacomo Bini
Tratto dal quotidiano La Nazione

maggio 2011

La Margine della Madonnina della Tosse, sulla strada che sale alla vecchia fornace di Santomato, si trova in stato di abbandono e degrado.  Una volta, quando si usava dare la benedizione alla campagna, era testimonianza di quanto fosse viva la devozione popolare. Poi i tempi sono cambiati e il primo affronto, la Madonnina, lo ha subito da un traliccio elettrico messo a spregio tra lei e il grande cipresso che le fa compagnia. Le cose sono andate sempre peggio: fu rubato il cancellino in ferro battuto che ne custodiva l’immagine, sparirono l’altarino e tutti gli arredi sacri e la Margine è andata in rovina.

Era chiamata Madonnina della Tosse perché una volta le mamme di Santomato e dintorni ci portavano i bambini affetti da tosse cattiva: dopo aver detto una preghiera, staccavano un pezzettino di calcinaccio dalla muratura e lo mettevano in bocca ai piccoli malati, convinte che quello fosse l’unico rimedio che avrebbe potuto guarirli. La Marginina così, nel tempo, nutrì di sassolini tanti bambini squassati da tossi secche e stizzose, figli di povera gente, e tanti forse ne fece guarire subendo questa piccola e tenera demolizione. Poi vennero l’abbandono, il degrado e l’indifferenza generale. Lo testimonia il fatto che in tutti questi anni non siano mai state rese disponibili nemmeno quelle due paioline di calcina che avrebbero potuto sanare le ferite della Marginina. Così accadrà che un giorno, mettiamo, un escavatore in manovra, inavvertitamente e senza volerlo, la urterà con la benna, incidentalmente, facendola crollare del tutto e non se ne parlerà più. Per molti sarà più facile non sentirsi in colpa senza questa scomoda testimonianza di cultura popolare e di amore: la Marginina, se avesse potuto, avrebbe curato e continuerebbe a curare tutti i bambini malati del mondo, sporzionandosi  in pastiglie di calcinaccio contro la tosse e contro altri mali in numero sufficiente per tutti, poveri e ricchi, belli e brutti, gialli, neri, bianchi o celesti, perché l’egoismo e l’indifferenza del mondo sempre le furono estranei.

E proprio per questo sembra sia destinata a cadere, togliendo dal possibile imbarazzo tutti quelli che avrebbero dovuto far qualcosa per lei senza mai farlo, essendo perennemente occupati in cose più importanti. Così la Marginina cadrà, senza che rimanga pietra su pietra. Quel giorno, quest’ angolo di campagna Toscana sarà più povero, più vuoto, più stupido. Occorrerebbe fare per la Madonna della Tosse il restauro che è stato fatto per alcuni tabernacoli del territorio di Tobbiana e Montale. E’ un recupero importante non solo per il paesaggio ma anche per la memoria storica.

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