di David Colzi. Foto artista: Gabriele Bellini.
marzo 2014
Andando avanti con i nostri numeri, ci rendiamo conto che Montale è terra d’artisti di qualità. Questa volta ci occupiamo di Stefania Puntaroli, la cui abilità nelle varie tecniche le permette di spaziare agilmente fra pittura, incisione, scultura, fotografia e performance, creando una perfetta sintonia tra classico e contemporaneo, figurativo e astratto. D’altronde gli studi di Stefania sono stati “seri”, nel senso che ha passato tutte le tappe formative di un vero artista: Istituto d’Arte, Accademia di Belle Arti e addirittura una specializzazione alla Scuola Internazionale Il Bisonte di Firenze, dove si è occupata di incisione grazie a una borsa di studio. Una professionista sempre alla ricerca di stimoli nuovi, che ha ideato animali fantastici, ha dipinto comete, pesci degli abissi, occhi di animali, fino a realizzare temi più concettuali come lacrime, graffiti, interessandosi anche alle ricerche numeriche di Fibonacci e all’integrazione tra rocce fossili e materiali moderni. Ma come si può sintetizzare un percorso così ampio e variegato? «Il filo conduttore del mio lavoro» ci spiega Stefania «è bloccare ciò che è invisibile, gli elementi transitori, seguendo un forte desiderio di contatto con la “Natura”, sia quella interna che esterna a noi.»
Viaggiatrice per vocazione, Stefania ha soggiornato all’estero, sia per lavoro, come a Brema in Germania, sia per piacere, come in Asia nel 2012, dove ha fatto un’ulteriore esperienza nella sua ricerca, lavorando con sarte locali per realizzare degli abiti progettati da lei e che poi ha decorato una volta tornata a casa. Fra le collaborazioni va ricordata anche quella con la casa editrice Il Canopo di Prato, per la quale ha realizzato dei libri d’artista. E a proposito di libri, Stefania riveste anche il ruolo di insegnante di materie artistiche presso L’Istituto Comprensivo Statale “Marconi – Fermi” di Pistoia: ciò costituisce per lei «un indispensabile scambio di esperienze con gli alunni». Interessante è anche il fatto che una studentessa universitaria, Chiara Innocenti, abbia incentrato su di lei la sua Tesi di Laurea in Storia dell’Arte contemporanea, intitolandola: “Stefania Puntaroli – Dall’incisione alle performance”. Sarebbe quindi incompleto parlare di questa artista senza soffermarci appunto sulle sue performance, che la vedono impegnata da 5 anni; la più recente è stata fatta a febbraio al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato all’interno della rassegna “Artisti km 0”. Stefania, usando il suo corpo come estensione della sua arte, indaga temi a lei cari, come il rapporto fra uomo e natura o l’evanescenza dei momenti.
I suoi molti impegni la porteranno a maggio al Sanremo Art Festival dove organizzerà una mostra, mentre a giugno vedrà realizzato un bel progetto ad opera della scuola aglianese New Ballet School di Simona Marcelli, che metterà in scena un balletto ispirandosi al ciclo degli animali fantastici realizzati dalla pittrice montalese; il tutto sarà presentato al Giugno aglianese e al Luglio pistoiese.
In conclusione ci dispiace sapere che presto Stefania si trasferirà a Londra per seguire il suo compagno Lorenzo: noi le auguriamo tanta fortuna, ma Pistoia perderà (speriamo solo momentaneamente!) una degli artisti più interessanti e completi della sua generazione.