di Giacomo Bini
marzo 2014
Quarto compleanno per il Doposcuola parrocchiale di Montale, un’istituzione che con i suoi circa 200 iscritti e 70 insegnanti, tutti volontari, costituisce ormai un punto di riferimento non solo per la comunità montalese, ma anche per i comuni vicini visto che diversi allievi vengono da Agliana e Montemurlo e altri centri della zona. Il Doposcuola è nato da un’idea di don Paolo Firindelli, che ha avuto l’indubbio merito di creare la principale novità degli ultimi anni nel campo dei servizi sociali ed educativi a Montale. I punti di forza sono il rapporto uno a uno, assicurato per quanto possibile, tra insegnanti e allievi, poi la gratuità del servizio e la flessibilità organizzativa, ma soprattutto il clima familiare e distensivo, che unisce la competenza del sostegno allo studio con le esigenze della socializzazione. Gli iscritti sono in maggioranza studenti delle superiori (92 in tutto), che in questo periodo di inizio secondo quadrimestre sono in crescita per la necessità di recuperare nelle materie insufficienti. Gli studenti delle medie sono 78 e quelli delle elementari 15.
Pubblicati due libri su Atto Vannucci nell’ambito delle Celebrazioni del bicentenario della nascita dello storico e uomo politico nato a Tobbiana il 30 dicembre 1810. Il primo volume sono gli Atti del Convegno tenutosi a Pistoia e a Montale il 30 settembre e il 1 ottobre del 2011: Atto Vannucci nel bicentenario della nascita , a cura di Giorgio Petracchi e Giacomo Bini. Il secondo volume è un diario di viaggio di Vannucci: Viaggio nel Mugello Casentino Val Tiberina Val di Chiana, a cura di Andrea Bolognesi. I due libri completano la serie delle pubblicazioni promosse dal Comune di Montale che comprende anche Le lettere di Atto Vannucci a Enrico Bindi, a cura di Andrea Bolognesi. I tre libri sono editi da Ma.ga.ma di Pistoia su iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Montale e con il contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. I tre volumi pubblicati sono a disposizione degli studiosi e dei lettori nelle biblioteche pubbliche.
La Croce d’Oro di Montale diventerà un’associazione autonoma dalla Croce d’Oro di Prato, di cui finora è stata una sezione. La decisione di procedere verso l’autonomia è stata presa all’unanimità dall’assemblea dei soci in una riunione convocata dal presidente Claudio Santini. La Croce d’Oro montalese rimarrà affiliata all’Anpas Toscana, ma avrà una sua partita iva, un suo statuto e un suo bilancio. La proposta dell’autonomia è venuta proprio dalla Croce d’Oro di Prato che ha deciso l’accorpamento di alcune sue sezioni periferiche e il distacco di quelle più robuste e virtuose sul piano finanziario, tra cui quella di Montale e quella di San Giorgio a Colonica. L’autonomia potrà consentire uno sviluppo e un migliore svolgimento delle attività: infatti finora l’associazione era un po’ intralciata dal fatto di operare in provincia di Pistoia ma di dipendere da una casa madre pratese. Con l’autonomia si rafforzerà il legame con il territorio di Montale e tutto dovrebbe essere più semplice.
Provare per credere. All’insegna di questo vecchio detto, il Centro di Documentazione per l’Handicap ha organizzato una visita in centro sulla sedia a rotelle, dal municipio alla piazza, alla presenza degli assessori Lucio Avvanzo e Giada Lunghi e del responsabile dell’ufficio tecnico, Riccardo Vivona. Lo scopo è quello di richiamare l’attenzione, con una prova sul campo, sugli ostacoli piccoli e grandi, che incontra una persona che si muove con la sedia a rotelle. E lo scopo è stato perfettamente raggiunto. A volte basta una piccola tacca ad impedire la salita su un marciapiede. Gli amministratori montalesi hanno preso nota. Il sindaco David Scatragli ricorda di aver già avuto alcuni incontri con le persone disabili residenti nel comune e di aver avviato e compiuto diversi interventi per migliorare le loro possibilità di movimento, come l’aumento dei posti auto per disabili (oltre 20 in più in tutto il territorio), il percorso pedonale in via IV Novembre, dal Ponte di Rosso fino all’altezza del cimitero e diversi interventi per rendere accessibili i marciapiedi o altri punti delle strade comunali.