di David Colzi
giugno 2014
La sezione della VAB di Montale è una solida realtà da ormai 31 anni, fondata da un piccolo gruppo di volontari che all’epoca erano poco più che ragazzi: Franco Migliorini, Giuseppe Logli, Paola Gelli, Giuseppe Lucchesi e Enrico Vivarelli. Di strada da allora ne è stata fatta e oggi ci sono ben 61 soci iscritti, di cui una quarantina operativi, che garantiscono i servizi di questa associazione.Il consiglio direttivo è formato da: Franco Migliorini (coordinatore), Francesco Bruni (vice – coordinatore) Francesco Ciofi (tesoriere), Veronica Ferroni (segretaria), Lorano Bruni (consigliere), Costantino Lucchesi (consigliere) e Maurizio Capponi (consigliere).Proprio al coordinatore – che è anche responsabile della componente VAB della colonna mobile regionale – chiediamo com’è la situazione di Montale: «Il nostro Comune ha 2000 ettari di territorio boscato», ci dice Franco Migliorini «con un indice di pericolosità di incendi alto: questo parametro è stato assegnato dalla regione Toscana.» Certamente non aiuta il fatto che quando c’è da reprimere un incendio, i mezzi si trovano spesso in difficoltà per raggiungere i punti di interesse, proprio perché da decenni la maggior parte delle zone boschive sono state abbandonate e quindi la vegetazione è potuta crescere indisturbata sotto gli alberi, impadronendosi del terreno e diventando nei periodi di siccità il maggior combustibile delle fiamme.
Va infatti specificato che nonostante l’acronimo Vigilanza Antincendi Boschivi, la VAB non solo vigila, ma si occupa anche dello spegnimento degli incendi, sia a livello locale, regionale e non solo: basta ricordare le alluvioni del ‘94 e del 2000 in Piemonte, la missione in Kosovo nel ‘99, fino al terremoto in Abruzzo del 2009 e quello in Emilia del 2012.
Ma come si diventa volontari? «Si inizia con un colloquio con uno di noi, poi c’è il tesseramento;» dice Migliorini «e se la persona è interessata a diventare socio operativo, deve fare un corso di formazione interna, per passare alla scuola antincendio regionale a Siena, oltre ovviamente a una visita medica per l’idoneità al servizio.» Dal 1990 la VAB Toscana ha assunto anche la conformazione di Protezione Civile, come si evince dalla dicitura sul logo, potendo così aumentare i servizi alla comunità. Con il Comune di Montale, la collaborazione si estende poi nelle occasioni pubbliche in cui è necessario chiudere strade o presidiare incroci durante le manifestazioni; il tutto sempre in collaborazione con la Polizia Municipale.
L’ultima azione meritoria è legata al recupero della stradina medioevale di Montale Alto che è stata ripulita da sterpi e erbacce; il percorso, ora risistemato, collega il centro abitato alla collina dove si trovava il castello distrutto dai fiorentini agli inizi del trecento. L’iniziativa era partita dalla pagina Facebook “Non sei di Montale se …” dove si segnalava il degrado di quel luogo; così i ragazzi della VAB hanno raccolto l’appello e si sono rimboccati le maniche, dimostrando ancora una volta di essere una risorsa importante per la nostra comunità.