di Giacomo Bini
giugno 2014
Studenti della scuola Melani in delirio per la visita dei giocatori della Tesi Group, Bradley Wanamaker e Deron Washington nell’Istituto montalese. Un regalo di fine anno scolastico che ha riempito di entusiasmo gli alunni di terza media, radunati nell’auditorium della scuola per incontrare due dei massimi artefici della straordinaria stagione della squadra di basket pistoiese. L’evento si colloca nella prima edizione della “Festa delle lingue”, organizzata alla Melani per promuovere lo studio delle lingue straniere. I due cestisti della Tesi Group si sono concessi con generosità e simpatia ad un fuoco di fila di domande, tutte rigorosamente in inglese, da parte degli studenti della Melani. I quesiti rivolti dagli alunni hanno toccato i più svariati argomenti, da quelli sportivi a quelli più personali, come il cibo preferito (la pasta italiana e i panini di McDonald) e la musica che ascoltavano di più.
Un ragazzo ha anche chiesto, suscitando l’ilarità di Deron e Bradley, quanto fossero alte le loro mogli. «La mia un metro e 75» ha risposto Deron, «anche la mia» ha aggiunto sorridendo il compagno di squadra. I due americani hanno parlato delle loro città di provenienza, Filadelfia per Wanamaker e New Orleans per Washington e di come è nata in loro la passione per la pallacanestro. Non si sono sottratti a nessuna delle curiosità dei ragazzi e hanno ottenuto l’applauso più sonoro quando hanno ammesso di condividere con loro il divertimento dei videogiochi, in particolare la Playstation 4. Sul basket Wanamaker ha elogiato i tifosi di Pistoia: «I fans migliori che ho trovato da quando sono professionista» e Washington ha espresso giudizi lusinghieri sull’allenatore Paolo Moretti e sulla squadra nel suo complesso.
Il sogno di entrambi, dal punto di vista del basket, è ovviamente «giocare nella Nba». Alla fine dell’incontro si è svolto il rito degli autografi. I due giocatori hanno posto la loro firma su alcuni palloni, su decine di manifesti della squadra pistoiese e su un numero imprecisato di quaderni e diari degli alunni. I ragazzi si sono stretti intorno ai due giocatori e hanno espresso anche il desiderio di fare una partitella a basket con loro nel vicino campino. Ma il tempo era ormai scaduto e il vice-presideha richiamato tutti alla dura necessità di ritornare in classe.
