di Luigi Vangucci
settembre 2014
A chi non è successo, qualche volta, di sentirsi mancare per l’alito cattivo della persona davanti a sé?
L’alitosi non è generalmente qualcosa di grave per la salute (anche se al persistere dei sintomi bisogna rivolgersi al proprio medico), ma lo è per le relazioni umane. Ma cos’è l’alitosi? È l’emissione di alito sgradevole. Quali sono le cause e come sconfiggerle? Seguitemi e saprete!
In più dell’85% dei casi, l’alitosi ha origine nel cavo orale con la sua flora batterica; nel restante 15% le altre cause possono essere collegate a problemi gastrici, sinusiti, insufficienza renale ed epatica.
Vediamo più in dettaglio le varie cause dell’alito cattivo.
Cibi come aglio, cipolla, caffè, alcool e fumo usati in maniera smodata. Scarsa igiene del cavo orale, lasciando fra i denti residui alimentari. Malattie della bocca, come gengiviti, paradontiti, o carie profonde. Per evitare quanto detto sopra, migliorare la pulizia dentaria, usando anche il filo interdentale, e pulire la lingua con apposite spatole che si trovano in farmacia, oltre a lavare i denti tre volte al giorno. Diminuire l’uso della carne e di tutti quegli alimenti che abbiamo citato, integrando più frutta e verdura; evitare il tabacco e l’alcool. Se portatori di dentiere disinfettarle frequentemente. Attenzione alle tonsilliti croniche, e agli ascessi polmonari (rari ma possibili) che emanano miasmi insopportabili.
DIAGNOSI
La diagnosi è sia clinica che strumentale; lo specialista di riferimento è un buon dentista e lo strumento di cui si avvale è l’alitometro. Tuttavia il paziente può anche tentare da sé di risolvere il problema evitando così di farsi il vuoto intorno.